Muro di Berlino, 35 anni fa il crollo e il sogno del migliore dei mondi possibili. Oggi la Germania vive un incubo
Il 9 novembre 1989 si sbriciolava la cicatrice di pietra, cemento e filo spinato che aveva spaccato in due il pianeta. Tre decadi e mezza dopo il paese è alle prese con una crisi politica ed economica senza precedenti, degna di un dramma shakespeariano. E in gioco c’è anche il suo ruolo globale
La Germania ha paura. Scene da una (nuova) grande crisi
A 34 anni dalla riunificazione, il gigante tedesco sembra in un vicolo cieco: l’ultradestra trionfa nell’ex DDR, i think tank Ifo e IW certificano la paralisi dell’economia, con la domanda interna e le esportazioni avvitate in una spirale discendente. L’anno prossimo si torna alle urne, ma la politica stenta a trovare le risposte
Fubini: “L’Europa e l’Italia sono rimaste indietro, giusto l’allarme di Draghi”
Il vicedirettore del “Corsera” analizza il report sulla competitività Ue: “Il Green Deal è stato incoerente. Per integrare la difesa bisogna eliminare il diritto di veto in politica estera. 800 miliardi di euro? Cifra forte ma possibile”
Dalla guerra di Corea per la supremazia del Pacifico a Ucraina e Medio Oriente
Il rapporto di una analista internazionale tra geopolitica e storia
Sindrome dell’assedio? E sindrome dell’esclusione?
Due episodi su cui riflettere. La “lezione” di un atleta olimpionico
L’Europa e la sovranità: la storia del progetto europeo nei rapporti tra Italia e Francia
Un libro ripercorre slanci e dubbi del percorso comune. Con un caveat: se l’Europa non cambia, morirà
Europa, Benvenuto: erano forti i socialisti. La caduta del Muro un’occasione mancata
Dopo la caduta del Muro nell’89, si doveva prendere una iniziativa. Invece al posto dell’Europa sociale è arrivata l’Europa globale. Oggi l’unica forza che si occupa del futuro è la Chiesa. Quella frase di Bruno Buozzi a Trentin sulla cultura: per resistere più del padrone devi conoscere un libro in più di lui
Scenari – La “solitudine” di Giorgia
Tra l’urgenza di costruire una forte classe dirigente e la necessità di progettare un partito nuovo di stampo liberal-conservatore di massa
Ilaria Salis, quella inquadratura di un altro detenuto al guinzaglio
Può appartenere all’Europa un Paese come l’Ungheria che lede così palesemente i diritti fondamentali e della dignità umana? Il caso è politico, altroché
Matteotti europeista. Intervista a prof. Mirko Grasso: lezione ancora valida
Intellettuale moderno, raffinato giurista, colto socialista che guarda all’Europa (quando molti vedono l’Italia, troppi l’Unione Sovietica). Sulla morte di Giacomo Matteotti, ucciso a pugnalate dalla Ceka fascista il 10 giugno del 1924, lo storico Mirko Grasso – membro della Fondazione Ernesto Rossi – Gaetano Salvemini – intende sgombrare il campo dagli aspetti torbidi del delitto. […]