40 anni governo Craxi, i retroscena di Giorgio Benvenuto
Se Berlinguer fosse vissuto, forse il referendum non si sarebbe fatto e si sarebbe evitata la lacerazione a sinistra
Se Berlinguer fosse vissuto, forse il referendum non si sarebbe fatto e si sarebbe evitata la lacerazione a sinistra
Se Berlinguer fosse vissuto, forse il referendum non si sarebbe fatto e si sarebbe evitata la lacerazione a sinistra
Tra le altre opere Il giorno della civetta, dall’omonimo romanzo di Sciascia, e il profetico Confessione di un commissario di polizia a un procuratore della repubblica
I figli di Maria Plozner, eroica "portatrice carnica" completamente abbandonati dallo Stato. La tragica vicenda di Agitu Ideo Gudeta, rifugiata etiope e pastora di capre. Un pomeriggio dedicato ad una iniziativa (quasi) tutta al femminile.
Intervista al Direttore di "Critica Sociale", saggista, scrittore e dirigente politico. Gli anni ’80 furono un periodo di successo per l’integrazione europea e l’eurosocialismo. Craxi sdoganò nella sinistra il tema della riforma della Costituzione e in particolare il presidenzialismo che erano fino ad allora considerati temi di "destra", anzi di "estrema destra". Chi parla di Caf e critica Craxi perché dopo la caduta del comunismo non si è alleato con i comunisti contro la DC, ha una visione "romanesca" come se Craxi fosse nato nel 1976. Craxi e Berlinguer? Entrambi operarono per dar vita a una sinistra di governo in un quadro di collaborazione con la Dc. Berlinguer più brutalmente di Craxi scartò l’alternativa di sinistra: nemmeno con il 51 per cento. La solidarietà nazionale – come sottolineato dallo storico del "Gramsci", Silvio Pons – fu l’esperienza più positiva del Pci. Il malore di Nilde Iotti mentre si discuteva nella direzione Pci sul maggioritario.
Dopo l’articolo dello storico Carmelo Pasimeni, con alcune interessanti annotazioni sul ruolo che ebbe la città di Brindisi, quale capitale del Regno del Sud, pubblichiamo un rapporto focalizzato sul Nord Est. Questo è il racconto dettagliato di ciò che accadde poco prima e dopo l’8 Settembre, con tutta la sequela di scontri, assassini, compresa la vicenda delle foibe
Un ricordo, a 20 anni dalla sua scomparsa, di Francesco De Martino, insigne storico del Diritto romano, un politico prima nel Partito d’Azione poi massimo dirigente del Partito socialista italiano, vice presidente del Consiglio e senatore a vita