Articoli scritti da Pino Pisicchio

Leggere la politica, in questo caso la giustizia, con le figure della mitologia classica

Diabolé, la dea del male assoluto

Leggere la politica, in questo caso la giustizia, con le figure della mitologia classica

Politica
Abbiamo già capito che non tutti gli abitanti del Pantheon greco-latino erano brava gente e che non tutti potevano aspirare alla serie A degli dei. C’erano pure quelli destinati alle serie inferiori, ma non per questo veniva ridimensionata l’efficacia dei loro interventi, positivi o negativi che fossero. Anche in quell’epoca…

La solitudine di qualche dea minore

Capire la politica con la mitologia classica

Politica
La modernità deve parecchio a Carl Gustav Jung. Soprattutto sul versante dell’analisi della psiche che impatta con la scivolosa materia politica attraverso i comportamenti delle masse. Ma un credito imperituro il grande psicanalista svizzero se l’è conquistato certamente con la teoria degli archetipi. Nel pensiero junghiano, infatti, gli archetipi sono…

Il dio Erebus, Emiliano e la Destra a Bari

Capire l’oggi con i personaggi della mitologia classica

Politica
Il dio greco di nome Erebo esibisce un pedigree horror di tutto rispetto. Intanto è figlio di Caos, che già la dice lunga sull’attitudine cromosomica a generare casini, e di Caligine, divinità tenebrosa ed alquanto incestuosa (ispirata dai pessimi esempi dalla famiglia olimpica già abbastanza depravata), perché prima che compagna…

Argo, patrono degli 007

Capire l’oggi con la mitologia

Mondo, Politica
Per la vasta mitologia greca, che vantava almeno un semidio per ogni urgenza, patrocino, inclinazione umana – buona o cattiva – accadimento, fenomeno naturale e chi più ne ha più ne metta, Argo era un mostro superdotato quanto a disponibilità di occhi. Che ne fossero parecchi era certo, quanti non…

Premierato elettivo, la lezione di un maestro come Sartori

Il premierato elettivo è stato sperimentato soltanto in Israele e "l’esperimento è già stato cancellato dopo tre prove tutte disastrose". Forse basterebbe di meno: una sfiducia costruttiva e il potere di chiedere la revoca del mandato del ministro non più idoneo, per esempio, accompagnato da un decente sistema elettorale che ripristini la scelta dal basso, per esempio. Una legge finalmente chiara, condivisa e che non meriti la "um" ( da latinorum ) da azzeccagarbugli.

Politica
Cade quest’anno il centenario della nascita del fondatore della scienza politica italiana e maestro riconosciuto in tutto il mondo: Giovanni Sartori. La sua scienza fu pari al suo gusto per la battuta urticante- suo il battesimo sprezzante delle nuove e compulsive leggi elettorali in forma di “latinorum” ( sublime il…

Verso le elezioni / Europa. La lunga vigilia

Il voto del prossimo giugno ha dentro molto di più: il destino stesso di un’Europa ferita da attacchi esterni e da fratture interne, avvelenata da un ideologismo nazional-populista, che, per quanto meno impattante rispetto a qualche anno fa, continua ad essere pericoloso, impastandosi con l’unico punto di convergenza tra i sovranisti americani alla Trump, e quelli asiatici come Putin e Xi: il ridimensionamento dell’incomodo europeo sulla scena mondiale. Per l’Italia occorrerebbe ritrovare un idem sentire per difendere gli interessi nazionali concretamente e partecipare alla costruzione della nuova Europa da protagonista, ricordando che da vent’anni non ci viene riconosciuta la carica del Presidente della Commissione-l’ultimo è stato Prodi- e che dalla riforma del 2009 non abbiamo mai avuto il Presidente del Consiglio europeo. Avrebbe senso, forse, ritrovarsi tutti su una candidatura di caratura e reputazione internazionale come Mario Draghi. Occorre, dunque, scrivere una seria agenda italiana per il futuro dell’UE.

Mondo, Politica
Nella politica italiana è antica abitudine la rimozione del presente nell’attesa di un evento elettorale che, una volta compiuto, predisporrà gli attori ad altre attese di nuovi compimenti, oltre che all’aggiustamento provvisorio del tiro e dei rapporti con partner e competitori. Si tratta di una postura che discende, con ogni…

La madre di tutte le riforme e i ri-Costituenti in action. Il premierato elettivo solo in Israele ed è fallito

Pensare di cambiare la forma di governo solo con un intervento chirurgico è- mi si consenta- molto velleitario. Perché le riforme costituzionali, faccenda che riguarda il Parlamento, continuano ad essere proposte sempre dal governo? Se l’obiettivo è la stabilità, ci sono altri modi, non c’è bisogno di mettere a soqquadro la Costituzione

Politica
Mettiamoci l’anima in pace: chissà ancora per quanti mesi troveremo incombenze o, nel migliore dei casi, tracce impegnative del tormentone sul premierato elettivo nei mantra della politica di governo e nelle parole antagonistiche delle opposizioni. Evanescente, c’è da giurare, l’attenzione della pubblica opinione: gli adulti stretti nella morsa di una…

Regole del gioco: ricominciare dalla rappresentanza

Un parlamentare di lungo corso, con la stoffa dell’esperto politologo, rivolge in questo articolo un invito a riflettere sul declino del Parlamento, sul cambio di ben quattro leggi elettorali ( dal ’93 al 2017), sulla cancellazione del voto di preferenza ( in vigore in tutti gli altri tipi di elezione, da quelle locali, regionali alle stesse elezioni europee), sulla diserzione degli elettori dalle urne

Politica
“L’estate sta finendo e un anno se ne va”, scandiva con la dovuta sgangheratezza del duo Righeira, una canzoncina-tormentone di una quarantina d’anni fa (1985), facendo, con una poetica quasi ungarettiana, sintesi di uno stato d’animo che ricorre ad ogni compimento del ciclo di agosto.     In verità questa…

25 luglio 1943. Quando cadde il Regime. Cortocircuito di una dittatura

“La caduta del fascismo fu anche una questione di virgolette: il giorno dopo il 25 luglio i giornali cominciarono a scrivere ‘duce’ ” (Franco Lombardi, filosofo)

Politica
Tra i topoi della Repubblica non si annovera il 25 Luglio. Non c’è niente che lo celebri nei calendari civili, ne’ si vedono talk show televisivi che ne facciano pretesto per dibattiti-intrattenimento a beneficio del popolo accaldato. E si capisce perché: evocare il 25 luglio significa ricordare il giorno del…

Casa Vespa: fenomenologia di un Highlander

“Chapeau a Bruno Vespa ma non alla politica”

Politica, Società
Intorno a Bruno Vespa si enumera ormai una pubblicistica sconfinata. E per lo più densa di ossequio. Quello stesso che ha fatto la cifra del “giornalista dei potenti” per eccellenza, al punto da generare per gemmazione una maschera, quella del Vespone di Striscia la Notizia, interpretata dal bravo Giampaolo Fabrizio,…
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