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Separazione delle carriere – tra falsi miti e speranze

Dopo la presa di posizione del sostituto procuratore generale Gaetano Bono, che sulle separazione delle carriere ha scritto un libro dall’eloquente titolo Meglio separate ( anche se poi indica una serie di condizioni, e quindi non una separazione a tutti i costi), pubblichiamo il punto di vista di un giurista. Che intanto lancia un monito, anche di carattere metodologico, oltre che di contenuto: Il dibattito non si può ridurre al solo versante della giustizia penale: c’è la Giustizia Civile, Amministrativa, Contabile e Tributaria, che non sono figli di un "Dio minore", meritevoli di discussioni solo per gli addetti ai lavori

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Il premierato “à la façon de madame Meloni”

"É un ripiego, uno strumento raffazzonato. Perché l’autorità morale e il consenso politico del presidente della Repubblica sono tali da sconsigliare qualsiasi tentativo di riforma che ne implichi la sostituzione o la diminuzione del ruolo". Il "rimedio costituzionale" risulta peggiore del "male costituzionale" che dovrebbe curare, tanto da ingenerare il dubbio che il disegno di legge non le sia stato spiegato a dovere o lei non abbia avuto il tempo necessario di esaminarlo oppure lo consideri prosaicamente un ballon d’essai. "Approvare il premierato "à la façon de madame Meloni" senza aver promulgato il testo di legge sull’elezione dei parlamentari costituisce più di un azzardo, un autentico salto nel vuoto".

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