Il difficile mestiere del giudice e la Costituzione

La riflessione di un alto magistrato, forte di una robusta coscienza storica, sulla evoluzione della figura del giudice dopo l’avvento della Costituzione, il fallimento dell’epurazione e l’arrivo di nuove leve di magistrati nati con la Repubblica.
Regionalismo: ordinario, rinforzato, differenziato

Quando la politica persevera nell’errore, contro la “verità effettuale”
Riforma premierato, interessante documento di alcune associazioni illustrato alla Camera

La Fondazione Magna Carta e le associazioni Liberà Eguale, IoCambio e Riformismo e Libertà hanno condotto una riflessione sul disegno di legge del Governo relativo alla elezione diretta del premier. Le analisi dei meccanismi legislativi, delle conseguenze che porterebbero alla funzionalità del sistema istituzionale, i rischi e i pericoli, sono confluiti in un documento, contenente […]
Mattarella a Brescia e la pedagogia democratica

Storico discorso del presidente, un altissimo esempio di magistero istituzionale ed etico-civile. Un significativo inventario di parole-chiave
Quel 9 febbraio della Repubblica Romana. Lo spirito e l’attualità della sua Costituzione

“Popoli della repubblica! l’assemblea costituente vi confida questo patto della vostra associazione politica — Voi lo manterrete, voi la difenderete!”( Costituzione della Repubblica Romana del 1849) Il 9 febbraio si è celebrato il 175° Anniversario della Repubblica Romana del 1849, una delle pagine più significative del nostro Risorgimento. Un evento che ha lasciato una traccia […]
Separazione delle carriere – tra falsi miti e speranze

Dopo la presa di posizione del sostituto procuratore generale Gaetano Bono, che sulle separazione delle carriere ha scritto un libro dall’eloquente titolo Meglio separate ( anche se poi indica una serie di condizioni, e quindi non una separazione a tutti i costi), pubblichiamo il punto di vista di un giurista. Che intanto lancia un monito, anche di carattere metodologico, oltre che di contenuto: Il dibattito non si può ridurre al solo versante della giustizia penale: c’è la Giustizia Civile, Amministrativa, Contabile e Tributaria, che non sono figli di un “Dio minore”, meritevoli di discussioni solo per gli addetti ai lavori
Il premierato “à la façon de madame Meloni”

“É un ripiego, uno strumento raffazzonato. Perché l’autorità morale e il consenso politico del presidente della Repubblica sono tali da sconsigliare qualsiasi tentativo di riforma che ne implichi la sostituzione o la diminuzione del ruolo”. Il “rimedio costituzionale” risulta peggiore del “male costituzionale” che dovrebbe curare, tanto da ingenerare il dubbio che il disegno di legge non le sia stato spiegato a dovere o lei non abbia avuto il tempo necessario di esaminarlo oppure lo consideri prosaicamente un ballon d’essai. “Approvare il premierato “à la façon de madame Meloni” senza aver promulgato il testo di legge sull’elezione dei parlamentari costituisce più di un azzardo, un autentico salto nel vuoto”.
Tutte le riforme elettorali si sono ribellate a chi le ha fatte

Toccare la Costituzione della Repubblica Italiana per fare una nuova legge elettorale, pensando di dare lunga durata al governo di turno, è una violenza alla democrazia, alla cultura giuridica, al buon senso e potrebbe portare a risultati effimeri se non anche contrari a chi l’ha voluto. Tutte le riforme elettorali si […]