“Il più delle volte viviamo senza conoscere in realtà tutte quelle nozioni che possono farci vivere meglio. La musica sicuramente è qualcosa che alimenta l’anima, ma dobbiamo sapere che possiamo vivere senza ammalarci: È la testa a comandare tutto. Non avere autostima, essere negativi, avere scontri verbali, tutto questo non deve accadere… dobbiamo essere ricchi di virtù, aiutare gli altri, sorridere, avere passioni. Questo libro l’ho scritto proprio con lo scopo di condividere con altri questo importante progetto sulla salute a cui lavoro ormai da tanti anni”. Giulio Rapetti, in arte Mogol, è in giro per l’Italia per presentare il suo ultimo libro. In Calabria, la città di Cosenza gli ha riservato una standing ovation che solo ai grandi poeti come lui era possibile dedicare. Una sorta di tributo all’uomo che ha segnato, e attraversato da protagonista, quasi un secolo di musica italiana. L’occasione è il lancio del suo ultimo libro, il titolo è‘ “La Rinascita”, e dentro questo libro- spiega Mogol – c’è soprattutto il mio sentire, la mia vita, e ci sono le mie certezze. Salute e conoscenza sono connesse tra di loro. Il libro che ho scritto con il contributo scientifico di Giovanni Scapagnini, Emanuele De Nobili, Carlo Massullo, Antonio Mistretta, Maria Pontillo, Fabiana Superti e la collaborazione editoriale di Giuseppe Cesaro- racconta- nasce con l’intento di suggerire soluzioni per individuare ciò che fa bene e ciò che fa male; ciò che attraverso la Conoscenza indica la strada per non ammalarsi. È, insomma, un trattato di prevenzione primaria. Soprattutto, un progetto che ho particolarmente a cuore”. Mogol lo spiega benissimo nella sua prefazione: “Oggi che sono vicino ai 90 anni, godo di ottima salute, per questo ho deciso di scrivere questo libro, che, devo ovviamente all’aiuto dei grandi medici che ho avuto la fortuna di conoscere, diventando