Articoli scritti da Mario Nanni

Gianni Letta delfino di fatto ma non proclamato per ragioni di…età. I delfini di Berlusconi. Quella volta che Bonaiuti fece di testa sua. In generosa la definizione di Alfano "uomo senza quid". Quando Brunetta scaraventò come un discobolo la borsa sul tavolo del "mattinale". Il "siparietto" con De Mita: cosa è Canale 5? Promemoria per gli attuali governanti: ricordare come Berlusconi affrontava le emergenze, e l’approccio concreto e pragmatico ai problemi.

Politica

30 anni di Forza Italia, “Osservatorio” Giorgio Lainati/ 2. Intervista al parlamentare-giornalista-comunicatore

Gianni Letta delfino di fatto ma non proclamato per ragioni di…età. I delfini di Berlusconi. Quella volta che Bonaiuti fece di testa sua. In generosa la definizione di Alfano "uomo senza quid". Quando Brunetta scaraventò come un discobolo la borsa sul tavolo del "mattinale". Il "siparietto" con De Mita: cosa è Canale 5? Promemoria per gli attuali governanti: ricordare come Berlusconi affrontava le emergenze, e l’approccio concreto e pragmatico ai problemi.

Politica

30 anni Forza Italia, “Osservatorio” Giorgio Lainati. Intervista al parlamentare-giornalista-comunicatore

Quella scelta di scendere in campo dopo i deludenti incontri con Martinazzoli. Quella riunione con Berlusconi, tutti con il cappotto addosso in una sala senza riscaldamento. Gli orologi come premio per le presenze ai lavori parlamentari. Fi partito di plastica? Le regioni più progredite erano governate da esponenti di Fi. Quella polemica Bobbio- Berlusconi, che disse al filosofo: io non ho mai scritto lettere al duce. L’impegnativa gestione della commissione di vigilanza, le litigate con l’Annunziata, le polemiche con Petruccioli, Vita e Giulietti. I magnifici otto del gruppo di comunicazione: c’era il compianto Giorgio Stracquadanio

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In libreria i “grandi ritratti” di Giancarlo Perna. Politici, papi, capi di Stato visti con occhio severo ed equanime

Pubblicata dalla casa editrice Luni un’antologia che raccoglie alcune decine delle centinaia di medaglioni tratteggiati dal grande giornalista negli ultimi anni. Una galleria che lumeggia fasi della storia e della vita politica dell’Italia, una guida utile anche per i giovani. Sorprende la perdurante attualità dei ritratti, interessante la tecnica di composizione, tra folgoranti battute e analisi psicologiche.

Cultura

Ricordo di Mario Capasso, un grande Maestro, un fine intellettuale

La sua prematura scomparsa il giorno di Santo Stefano. Una perdita per la cultura italiana, per la papirologia internazionale, di cui era un insigne studioso, per l’Università del Salento. Una vita spesa per la ricerca, nel rigore degli studi. Le importanti realizzazioni, come il Museo papirologico Un suo intervento su cultura umanistica e sostenibilità e contro il fenomeno della "cancel culture" aprì su questo giornale il dibattito sulle "due culture", al quale hanno partecipato esponenti della cultura umanistica e scientifica, sociologi, scrittori e anche un Premio Nobel

Politica

40 anni dal governo Craxi/ interviste/15/ Fabio Martini. Ha lasciato un segno che non ha fatto scuola: decidere. Fu un “impopulista”

Parla uno dei più noti e apprezzati notisti e saggisti politici italiani, autore tra l’altro di una recente biografia del leader socialista, Controvento. La vera storia di Bettino Craxi, editore Rubbettino L’esperienza del governo Craxi "resta un segno che non ha fatto scuola: è possibile assumere decisioni difficili, anche impopolari, e non soltanto rinviarle, o cercare un compromesso". Sulle riforme: "servirebbe resettare e compattare tante istanze in una riforma istituzionale organica. La prima bozza del governo Meloni è stata scritta con una approssimazione sbalorditiva, ma non si può affatto escludere che in corso d’opera vengano apportate quelle modifiche necessarie a farne una riforma coerente ed utile. In grado di affidare al primo ministro poteri di guida, ma non certo strapoteri". Fu attento alla comunicazione ma non fece del populismo mediatico, non fu mai un "piacione"

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Dimenticare Manzoni? No, solo i suoi detrattori (terza e ultima parte)

Un discusso libello diventa l’occasione per una rivisitazione critico-memoriale dei Promessi sposi e per riscoprirne la grande attualità. Sta alla scuola, a insegnanti provvisti del senso della storia, che è sempre contemporanea, come sosteneva Croce, scrollare dal Manzoni la polvere del tempo e una presunta aria di muffa che lo vorrebbero ormai superato, e, come dice uno stroncatore carneade, addirittura noioso e inattuale

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Stroncature/ Dimenticare Manzoni? No, i suoi detrattori

Un discusso libello diventa l’occasione per una rivisitazione critico-memoriale dei Promessi sposi e per riscoprirne la grande attualità. Sta alla scuola, a insegnanti provvisti del senso della storia, che è sempre contemporanea, come sosteneva Croce, scrollare dal Manzoni la polvere del tempo e una presunta aria di muffa che lo vorrebbero ormai superato, e, come dice uno stroncatore carneade, addirittura noioso e inattuale

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