Prudenza, giustizia, egemonia, lavoro e narrazione. I primi due anni di governo Meloni visti dalla Fondazione Ebert

Pubblichiamo l’analisi della principale fondazione politica della Germania: sulla scena internazionale l’esecutivo agisce in continuità con i predecessori quale partner affidabile dell‘Ue e della Nato, in politica economica si mostra poco incline a infrangere le regole europee. In politica interna, invece, le forze politiche al potere colgono ogni occasione per potenziare il proprio profilo e cercare di diffondere e radicare gradualmente i propri messaggi
Alessandro Cattaneo: “I giudici e caso Albania? Non è stata la politica ad alzare i toni. E faremo la riforma della giustizia”

Intervista al deputato forzista: “Usciamo dall’ipocrisia: finora l’integrazione non è stata un successo. E uno Stato sovrano come l’Italia ha il diritto di fare un accordo come questo. Toghe rosse? Nessuno vuole guerre sante, ma ci sono certi magistrati che si definiscono così da soli”
Giustizia e politica, seminario all’Istituto Sturzo, scrigno della memoria Dc. Maurizio Eufemi: “Un’occasione perduta”

Non si può ricercare la verità su Tangentopoli, Mafiopoli & co discutendo con coloro che furono i protagonisti di una deriva giustizialista. Occorre una serio dibattito tra storici di chiara fama per ristabilire la verità di quegli eventi
Sicurezza e democrazia: c’è il rischio di una deriva autoritaria e repressiva

Il magistrato Roberto Tanisi interviene per BeeMagazine sul disegno di legge all’esame del Senato: le politiche securitarie – che riguardano in particolare la cosiddetta ‘criminalità di strada’ e recentemente anche le manifestazioni di dissenso – sono alimentate da bolle mediatiche che finiscono per diffondere una sensazione di insicurezza. Sì, è un circolo vizioso
Ilaria Salis, quella inquadratura di un altro detenuto al guinzaglio

Può appartenere all’Europa un Paese come l’Ungheria che lede così palesemente i diritti fondamentali e della dignità umana? Il caso è politico, altroché
Separazione delle carriere: un inutile tormentone

Nel dibattito aperto su beemagazine sulla separazione delle carriere dopo il libro di Gaetano Bono Meglio separate è intervenuto l’avvocato Vincenzo Candido Renna. Oggi pubblichiamo un articolo di Roberto Tanisi, presidente del Tribunale di Lecce e già presidente della Corte d’Appello
Separazione delle carriere – tra falsi miti e speranze

Dopo la presa di posizione del sostituto procuratore generale Gaetano Bono, che sulle separazione delle carriere ha scritto un libro dall’eloquente titolo Meglio separate ( anche se poi indica una serie di condizioni, e quindi non una separazione a tutti i costi), pubblichiamo il punto di vista di un giurista. Che intanto lancia un monito, anche di carattere metodologico, oltre che di contenuto: Il dibattito non si può ridurre al solo versante della giustizia penale: c’è la Giustizia Civile, Amministrativa, Contabile e Tributaria, che non sono figli di un “Dio minore”, meritevoli di discussioni solo per gli addetti ai lavori
Giustizia, carriere magistrati? “Meglio separate”. Un giovane sostituto Pg spiega perché

Di separazione delle carriere dei magistrati – la carriera dei giudici e quella dei pubblici ministeri o sostituti procuratori – si discute ormai, finora inutilmente, da circa trent’anni. Da allora questo tema, cavalcato dalla destra e avversato dalla sinistra, è diventato per i magistrati come un drappo rosso davanti al toro: a sentirlo nominare diventa […]