Il Credito Sociale Digitale. Un algoritmo al servizio dell’economia dei cittadini. Una strategia per definire un Reddito di Base Integrato.
Parte Prima – Felice Ungaro Un diritto fondamentale? Il Reddito Universale di Base (RUB) – Universal Basic Income (UBI) – sta assumendo la dignità di un diritto fondamentale al pari della connessione ad Internet, considerata oramai come parte integrante della vita dell’individuo e pertanto un diritto imprescindibile per la crescita personale e professionale nella società, come lo sono l’istruzione, il lavoro o la salute, sanciti dalla nostra Costituzione. Un diritto irrinunciabile alla connettività che nasce volutamente distopico (percezione distorta e negativa legata a situazioni sociali o politiche opprimenti) ad opera delle stesse piattaforme presenti nell’infosfera. In sostanza, mentre si esige questo diritto, in quanto strumento sociale e professionale per evitare l’emarginazione, si chiede sia la protezione dei propri dati sia la possibilità di arginare la deriva sociale delle disuguaglianze, subdolamente indotta dalla stessa tecnologia che ci appaga con le sue ammalianti funzioni, attraverso un quadro normativo o azioni tecnologiche difficilmente perseguibili. La stessa distopia la ritroviamo nel Reddito Universale quando sentiamo studiosi del calibro di Evgenij Morozov, sociologo bielorusso esperto di nuovi media e del loro utilizzo che, in Silicon Valley: i signori del silicio, racconta come il Reddito Universale di Base, il nuovo mantra della Valle, venga proposto come strumento di welfare da dare incondizionatamente a tutti a spese del Governo americano. L’autore a tal proposito ne fa un quadro più malizioso e intrigante sostenendo che la proposta dei Signori della Silicon Valley (nonostante continuino a portare i soldi nei paradisi fiscali e ben che meno a contribuire ad investire i profitti nel welfare) non è proprio dettata da sentimento “filantropico” che ci si aspetta, ovvero quella di dare al cittadino una sopravvivenza dignitosa, ma piuttosto quella di utilizzare il Reddito “Governativo” come uno strumento per dare soldi al consumatore e metterlo nelle condizioni di continuare a comprare i