Nella prestigiosa cornice del Parlamento Europeo di Bruxelles si è tenuto un convegno sul ruolo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore della sicurezza nei luoghi di lavoro. Presenti, oltre alle parti sociali, anche gli europarlamentari Brando Benifei (S&D), Stefano Cavedagna (ECR) e Mario Furore (The Left). L’intelligenza artificiale è, senza ombra di dubbio, la rivoluzione del nostro tempo. Uno strumento dalle potenzialità illimitate. Lo sviluppo di algoritmi sempre più complessi ed efficienti sta sconvolgendo la nostra quotidianità, inserendosi in tutte le principali attività sociali.
Tralasciando interpretazioni luddiste, ma pur mantenendo sempre un occhio critico sulle opportunità e i rischi dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, uno degli ambiti in cui è certamente possibile sfruttare al meglio le potenzialità dell’IA è quello del lavoro e, con più precisione, la sicurezza sui posti di lavoro.
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Intelligenza artificiale: opportunità o rischio?
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L’intelligenza artificiale al servizio della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Il dibattito tra europarlamentari, parti sociali e aziende pubbliche e private, è stato rivolto all’approfondimento delle implicazioni della Direttiva Piattaforme, del Regolamento sull’Intelligenza Artificiale e sul nuovo Regolamento Macchine nei confronti della sicurezza dei lavoratori. Le sessioni di discussione hanno messo in luce la necessità di una collaborazione sempre più stretta tra politica, Istituzioni e parti sociali per affrontare le sfide emergenti e garantire ambienti di lavoro sicuri e regolamentati.
Nell’era della trasformazione digitale è sempre più necessario continuare ad approfondire ed investire sulle opportunità insite nello sviluppo tecnologico. Favorendo una formazione continua dei lavoratori, affinché quel che potrebbe essere visto come una minaccia, possa tramutarsi in una risorsa. Soprattutto se si tratta di sicurezza nei luoghi di lavoro.