Appassionata esponente del cattolicesimo democratico, vicina ad Aldo Moro, prima donna a diventare ministro negli anni Settanta, poi una guerriera nel presiedere la commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia massonica P2 di Licio Gelli, indagando sugli oscuri intrecci e manovre dei poteri “corrotti e corruttori” (copyright di Spadolini): Tina Anselmi ha fatto politica, ha ricoperto ruoli di governo sempre difendendo la causa delle donne e della loro emancipazione sociale e civile.
Domani la televisione, su Rai 1, le dedicherà una trasmissione: “Tina Anselmi. Una vita per la democrazia”.
Le darà voce e volto l’attrice Sarah Felberbaum. Il programma è firmato da Luciano Manuzzi e coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film.
Di Tina Anselmi, la fiction ricorda in particolare una significativa frase: “Se vuoi cambiare il mondo, devi esserci” . Questa profonda convinzione la ragazza poi divenuta partigiana la maturò quando – nel 1944 – venne condotta, insieme a tutti gli studenti di Bassano, davanti al triste spettacolo di 31 uomini impiccati dai tedeschi.
Quel giorno fece capire alla sedicenne Tina Anselmi che davanti a certe atrocità e ingiustizie non ci si può voltare dall’altra parte e occorre reagire e agire con l’impegno attivo. E così fece: staffetta partigiana, poi sindacalista in difesa delle operaie, prima donna ministro della Repubblica nel 1976, poi presidente di una delicatissima commissione d’inchiesta su trame, depistaggi e complotti, condotta con coraggio e determinazione, sfidando le ostilità e le minacce non tanto larvate e i consigli felpati a lasciar perdere.
Tina Anselmi non se ne curò, sopportò con rassegnazione cristiana le ostilità di nemici e falsi amici, i sarcasmi di Licio Gelli, e condusse in porto l’inchiesta parlamentare fino al deposito della relazione conclusiva.
__________
Riportiamo anche il link di un podcast dedicato a Tina Anselmi, nell’ambito di un ciclo di episodi curato da Mario Nanni dal titolo “La Repubblica delle Donne”.
Mario Nanni – Direttore editoriale