La “repubblica degli influencer” (e dei follower) e la “Trattoricrazia”

Conosciamo tutti il livello di diffusione del sistema dei social network. Sistema che ha fatto un deciso salto in avanti negli anni della pandemia, di cui vanno tenuti presenti vizi e virtù. C’è una cartina di tornasole più plastica di altre, il fatto che la sola coppia Fedez-Ferragni annovera più di 40 milioni di follower.

Più di coloro che votano per la Meloni e tutto il centro-destra messo insieme e, a dire il vero, più della totalità dei votanti alle ultime elezioni… Certo, l’immagine della Ferragni è stata man mano intaccata dalle vicende delle ultime settimane, ma su questo vedremo come agiranno gli organi competenti, dall’AgCom alla magistratura. Tolto l’ambito professionale, di cui senza dubbio fanno parte i Ferragnez, l’equazione su cui si basa lo sviluppo dei social sta un po’ in quella che amiamo definire “L’illusione dell’amicizia”.

Abbiamo incontrato non pochi giovani, e meno giovani, ubriacati dai tanti follower e dai (qualche anno fa) tanti amici, e tanti annichiliti dai post patinati e pettinati della vita degli altri che, nella maggior parte dei casi, è solo superficie.

Anni fa e con Facebook era maturata una molto labile linea di confine tra la vera amicizia e “L’amicizia da social”. In questi anni la linea di confine che si è assottigliata sempre di più è quella tra “Vita vera” e “Vita da Instagram”.

Ma questa è solo una premessa per giungere ad un livello di riflessione un po’ diverso da quanto potrebbe sembrare. È emerso un fattore, nelle scorse settimane, che forse può essere un anticorpo idoneo a sviluppare qualche forma di sistema immunitario rispetto alla sorta di “Socialcrazia” in atto. Ci riferiamo al fenomeno Sinner, che ha dichiarato con chiarezza di non amare e non usare quasi i social.

Questo ci ha permesso di affondare il periscopio, un po’ da rabdomanti sociali, sul fatto che esista – per fortuna – in Italia anche una “Generazione Sinner”. I ragazzi (come ad esempio quelli della nostra Academy Spadolini di cultura e politica) della generazione Sinner preferiscono lo studio o il lavoro seri alla facile visibilità. Non sono affetti da quelle forme troppo diffuse di narcisismo di cui i social favoriscono lo sviluppo (così come il troppo diffuso narcisismo di non pochi politici o frequentatori di talk show). Non sono affetti dalla corsa alla visibilità e al facile successo, ma hanno il passo apparentemente non veloce da maratoneti, il senso della crescita e dello sviluppo della personalità, man mano nei tempi medi e lunghi, non rincorrono le mode, le griffe, il “modaiolismo” troppo diffuso.

Sarebbe miope, a dire il vero, associare i social network al male assoluto; la critica è verso un certo utilizzo poco consapevole del mezzo, che può portare a diventare schiavi della apparente visibilità che ne deriva. E proprio riguardo la consapevolezza del senso dei limiti di questi mezzi, chi può essere a intervenire per diffonderla, se non le classi dirigenti?

Ma c’è un’altra novità non poco significativa che riguarda il fenomeno di “Influencing”. Negli ultimi giorni e settimane sono emersi gli influencer televisivi e un fenomeno ancora più significativo di influencer fisico-agricoli. Il fenomeno dell’influencing sta cambiando come di solito capita anche ai virus sociali. Da settimane il nuovo influencer d’Italia è Amadeus, grazie al lungo, assiduo, ripetitivo tam-tam in funzione del festival di Sanremo e dal palco dell’evento più seguito in Italia, rilanciato con il massimo share televisivo dell’anno.

 

 

 

Ma Amadeus è molto di più di un influencer tradizionale, perchè nella vita politica e sociale conta chi detta l’agenda e negli scorsi giorni Amadeus lo ha fatto, dettando anche quella politica.

È stato lui, infatti, in coppia con Fiorello, altro grande influencer che al meglio utilizza il modello della “Videocrazia” (Denominazione d’Origine Controllata del professor Giovanni Sartori), che ha dettato l’agenda politica sulla questione dei trattori e sulla rivolta del mondo agricolo. Nel momento in cui diceva che ci sarebbe stato un posto significativo per i trattori (In parte anche ex forconi) sul palco dell’Ariston, e che la questione della protesta andava compresa al meglio e risolta.

Oltre al solito Salvini, che opera in permanenza un po’ da ondivago influencer politico (nel senso che tende a sposare e cambiare man mano tutte le cause possibili alla ricerca di qualche consenso in più e di spiazzare un po’ la sua alleata Meloni), la vera prima grande influencer nel senso più largo del termine, Giorgia Meloni, si è precipitata a mettere, in qualche modo, anche la sua firma nell’agenda dettata da Amadeus, pure per coprirsi le spalle rispetto al citato influencer ondivago Salvini.

È emerso in questo caso qualche nuovo tipo di influencer della solidità e non della gassosità dei social, con forza nei giorni scorsi, seduto su un trattore (e non sappiamo se anche con un forcone in mano, essendo stato a capo della rivolta dei forconi). Mentre scriviamo siamo, infatti, in piena “Trattoricrazia”.

L’agenda l’hanno dettata quei due-tre influencer sanamente e solidamente agricoli e terrigni dal sedile di un trattore. Certo, è un fenomeno che come sappiamo è diffuso in altri paesi europei, ma la cosa originale e simpatica in Italia è che questi due-tre influencer, di cui uno con il forcone metaforico in mano, dettano l’agenda alla classe politica. Ovviamente, Salvini, benché non disponga più della sua “Bestia” guidata da Morisi (una macchina da guerra dei social), sembra una specie di Mario Capanna fuori tempo, come quando quest’ultimo rincorreva e tentava di andare a guidare qualsiasi movimento nascesse negli anni intorno al 1968. Però, Salvini è stato di fatto un follower degli influencer dei trattori ed ex forconi. E la premier, povera lei, ha dovuto una volta tanto fungere da follower (anche per non farsi rubare voti a destra).

Quanto a Schlein, dopo avere passato i primi mesi del suo incarico da leader del Pd a rincorrere qualsiasi movimento di piazza, ha lasciato questa volta la scena ai due follower di super-lusso Salvini e Meloni.

Ci scusiamo se l’approccio può sembrare troppo ironico e critico ma, tra le colpe che annoveriamo, c’è quella di aver studiato, fra gli altri, Flaiano e Longanesi, che, se riletti emergono come antesignani capaci, in qualche modo, di prevenire sin dagli anni ’50 quello che poi sarebbe avvenuto con la social-crazia.

Forse Amadeus aveva già fatto rinforzare da muratori e falegnami il palco di Sanremo per metterci su un trattore o una mucca (poi, dal gioco delle contrattazioni, il risultato è stato la lettura di un comunicato), ma sappiamo che la “Trattoricrazia” ha sostanzialmente vinto, rubando lo scettro dell’agenda politica. Giorgetti, Lollobrigida (cui, per la prima volta, tocca essere meno filo-Coldiretti del solito), il vice-ministro delle finanze e tanti altri membri del governo si stanno affannando a implementare sul piano normativo, fiscale e contributivo l’agenda dettata dalla trattoricrazia. Attenzione, però, il fenomeno è più largo: non solo la presidente Meloni ma anche la presidente della Commissione Europea Von der Leyen si è fatta dettare l’agenda dai trattori in transito tra Bruxelles, Parigi, Roma e altre capitali.

Nella repubblica degli influencer può quindi capitare che i grandi influencer, a volte, diventino follower, e che nascano nuovi tipi di solidi e terrigni influencer. D’altronde, sappiamo bene dai nuovi studi politologici che uno dei nodi di fondo delle democrazie odierne è proprio la cosiddetta “Agenda Setting”, cioè quello di chi detta man mano l’agenda, come quella politica e di governo.

Quello che più di chiunque altro ha compreso tutto sulla questione del rapporto fra grandi nuovi influencer, grandi costretti a fare i follower e trattoricrazia è Giannelli, che nella vignetta sul Corriere della Sera del 9 febbraio disegna Amadeus che mette il microfono accanto ad una bella mucca sul palco del teatro Ariston di Sanremo, dicendo “Su, da brava! Leggi il comunicato…”

 

Luigi Tivelli (Presidente) ed Emanuele di Casola – Academy di cultura e politica Giovanni Spadolini

 

 

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