Il nuovo Parlamento istituirà un Consiglio scientifico per clima e ambiente. Professor Pasini (Cnr): un bel segnale verso il Paese e i giovani

Questa iniziativa è frutto di un accordo sottoscritto dalle forze politiche, dopo l’appello lanciato, in campagna elettorale, dal comitato “La scienza al voto”, coordinato dal professor Antonello Pasini, fisico del clima del Cnr, affinché i partiti mettessero in cima all’agenda politica e di governo l’emergenza climatica.

Il Consiglio scientifico per il clima e l’ambiente sarà un organo che supporterà Governo e Parlamento nell’elaborazione di provvedimenti che impattano sulla crisi climatica e ambientale, ma anche un organo di valutazione sulla efficacia dei provvedimenti presi, e quindi anche con una eventuale funzione di stimolo.

“Confidiamo – ha aggiunto Antonello Pasini, fisico del clima CNR – che sarà una promessa mantenuta: le forze politiche si sono impegnate, nell’accordo, a creare con il nostro Comitato un gruppo di contatto, che nei primi mesi della legislatura si coordinerà per presentare una proposta di legge che istituisca il Consiglio Scientifico Clima e Ambiente e per fare in modo che diventi legge il prima possibile. Il ruolo di noi scienziati promotori dell’iniziativa finirà lì, sarà poi la legge a stabilire come saranno scelti a far parte del CSCA – speriamo che sia una abbreviazione destinata ad entrare nelle nostre vite – i nostri colleghi, in rappresentanza di Università, Enti di Ricerca, Società Scientifiche, ferme naturalmente restando la loro competenza e indipendenza”.

“Ci sembra un momento giustamente simbolico”, sottolinea Alessandra Bonoli, ingegnere ambientale e della transizione, Università di Bologna, componente del Comitato scientifico “La Scienza al Voto”, all’origine della iniziativa. “La promessa di tutte le forze politiche, di lottare contro la crisi climatica e ambientale secondo criteri scientifici, è senz’altro la più importante di tutte le promesse. Ѐ la più importante, aggiungo, perché, purtroppo la crisi è ormai uscita dalle previsioni degli studi scientifici per essere sotto gli occhi di tutti e, se peggiorasse, toglierebbe ogni possibilità di sviluppo al nostro Paese. Ma è un momento simbolico anche perché oggi i nostri giovani sono scesi in piazza per chiedere che si agisca contro la crisi, e questa promessa credo sia un bel segnale da parte della nostra classe dirigente”.

“Io peraltro vorrei fare un augurio ai politici che gestiranno la cosa pubblica, al Governo e in Parlamento, nella legislatura che è appena cominciata”, ha concluso Andrea Filpa, urbanista, dell’Università Roma Tre. “Sono cinque anni decisivi per il destino del nostro Paese, e i politici hanno una responsabilità straordinaria, di riuscire a salvaguardare lo sviluppo della nostra società tutelando al tempo stesso i fondamenti materiali della sua stessa esistenza. In questo senso, è davvero incoraggiante che accettino di essere aiutati – e valutati – dalla migliore scienza del nostro Paese”.

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Di seguito una rassegna delle posizioni espresse e dell’impegno preso dai rappresentanti delle forze politiche (gli incarichi parlamentari, dove ricorrono, si riferiscono ovviamente alla legislatura appena conclusa)

 Fratelli dItalia, Nicola Procaccini (Responsabile Dipartimento Ambiente ed Energia)

“Condivido l’appello de La Scienza al Voto. In particolare, condivido la necessità di un tavolo permanente di raccordo con le istituzioni politiche, al fine di stabilire le strategie migliori per contrastare l’emergenza climatica.”

 Lega, Paolo Arrigoni  (Responsabile Dipartimento Energia)

“Per la Lega che firma ancora convintamente, dopo quello del 2018, l’accordo pre-elettorale proposto dal Comitato “La Scienza al Voto”, occorre programmare e concretizzare, senza indugio, tutte le azioni finalizzate a contrastare il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici e dunque gli impatti derivanti. L’auspicio è che questo avvenga con un approccio corale pragmatico, perseguendo la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale, assicurando il principio della neutralità tecnologica per sostenere tutte le tecnologie che consentono di decarbonizzare e agendo in cooperazione internazionale per una transizione ecologica condivisa anche dai paesi emergenti”.

Forza Italia, Alessandra Gallone (Responsabile Dipartimento Ambiente e Territorio)

“Dall’inizio del mio mandato i temi che vengono posti oggi all’attenzione della politica sono stati il faro della nostra azione. Forza Italia ritiene il sostegno alla scienza, alla ricerca e all’innovazione alla base dello sviluppo sostenibile che è l’unica garanzia della tutela dell’ambiente che vada di pari passo con il mantenimento del benessere sociale. Sostenibilità ambientale, sociale ed economica: questo connubio per noi è imprescindibile. Firmiamo il documento perché sappiamo che senza ricerca non c’è innovazione e senza innovazione è difficile tutelare l’ambiente”.

Italia Viva, Silvia Fregolent (capogruppo Commissione Ambiente alla Camera)

“I mutamenti climatici e le loro devastanti conseguenze sulla sicurezza pubblica, il lavoro e l’economia sono evidenti da tempo e le recenti inondazioni nelle Marche rimarcano la necessità di un maggiore legame tra scienza, politica ed istituzioni per individuare soluzioni efficaci e condivise. Per questi motivi sostengo e sottoscrivo l’appello “Scegliamo il futuro” sulla necessità di dar vita al Consiglio Scientifico Clima e Ambiente, un organo autorevole ed indipendente, capace di indirizzare le politiche su clima ed ambiente e coadiuvare l’azione di governo e Parlamento”.

+Europa, Anna Lisa Nalin (Delegata a Sviluppo Sostenibile e Transizione Ecologica)

“+Europa appoggia con convinzione il progetto per la realizzazione del “Consiglio Scientifico Clima e Ambiente”. Le drammatiche conseguenze dei cambiamenti climatici, le tematiche ambientali ed energetiche richiedono con urgenza la competenza della scienza in affiancamento alla politica per dare un contributo determinante  alla transizione ecologica nel nostro Paese. Si tratta, inoltre, di una importante iniziativa a supporto degli impegni presi dall’Europa con il Next Generation Europe, che pone la transizione – e i relativi investimenti e riforme – come uno degli obiettivi primari”.

Impegno Civico, Giuseppe LAbbate (già Sottosegretario al Ministero per l’Ambiente)

“L’attenzione per la ricerca scientifica e l’urgenza di contrastare la crisi climatica sono punti qualificanti del programma di Impegno Civico, tanto che siamo l’unica forza politica ad aver inserito nel proprio programma elettorale il cosiddetto “Piano Amaldi”, che vogliamo finanziare e attuare. Come Impegno Civico crediamo davvero che il futuro dell’Italia si giochi su scienza e ricerca, da cui poi discendono progresso e occupazione di qualità, verde e professionalizzante”.

Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, Chiara Braga (Responsabile Transizione Ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture)

“Il cambiamento climatico non è un’opinione: il ruolo della scienza è fondamentale per rafforzare questa consapevolezza nella politica, nell’informazione, nei cittadini. L’urgenza di agire per contrastare il cambiamento climatico è motivata proprio dalle ragioni della scienza. La lotta alla crisi climatica è un pilastro del nostro programma; per questo intendiamo costruire nella prossima legislatura un rapporto strutturale con la comunità scientifica, per mettere in campo le politiche più efficaci, utili a contrastare il cambiamento  climatico e a realizzare uno sviluppo davvero sostenibile”.

Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi (co-portavoce Europa Verde) e Nicola Fratoianni (Segretario Sinistra Italiana)

“Dopo un confronto avuto con gli scienziati de La scienza al Voto, riteniamo assolutamente necessario, come da loro proposto, che ci sia un organismo, una sorta di Consiglio scientifico clima e ambiente in grado di dare la propria consulenza e il proprio supporto al Governo al momento di assumere delle decisioni che riguardano il futuro dell’Italia ma anche del pianeta stesso, legate al clima, all’energia, alle infrastrutture”.

MoVimento 5 Stelle, Gianni Girotto (Coordinatore del Comitato per la Transizione Ecologica)

“Il M5S è totalmente pro-scienza, intesa come “metodo scientifico”. Abbiamo la più alta percentuale di laureati tra i parlamentari, e molti di essi sono laureati in materie tecnico/scientifiche. Per il M5S è imprescindibile basare le proprie decisioni politiche sulle evidenze scientifiche, quindi riteniamo assolutamente opportuno “istituzionalizzare” una forma di dialogo con il mondo scientifico”.

Unione Popolare, Elena Mazzoni (Rappresentante del Tavolo Ambiente)

“Nel confermare il favore di Unione Popolare alla creazione di un organo di consulenza scientifica su clima e ambiente, ribadisco l’importanza di tale organismo nel disvelare da un lato il negazionismo e dall’altro il puro greenwashing di alcune misure di legge e per proporre politiche più efficaci, anche in termini economici, che non dimentichino le fasce più deboli delle popolazioni, le periferie ed il protagonismo delle nuove generazioni, molto sensibili al tema”.

 

Redazione

 

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