Il Canto del Gallo/ 4. Moderno non Contemporaneo

Siamo nel tripudio del contemporaneo e in esso si riflettono, dopo

lungo rispecchiamento tutte le vicende della nostra attualità, che

va da creatività a creatività, che sarebbe più filologico definire con

termine inventività, dato che l’essere creatore è riservato solo a

Dio, che può trarre tutto ex nihilo, mentre noi umani abbiamo

bisogno di tecnica e metodo e nessuno sa quale tecnica e quale

metodo abbia seguito l’unico creatore dell’universo, in un

delirio che non solo è psicologico, o psichiatrico, economico,

o profittatore, ma anche tipico di sistematicità complessa, che

tiene in sé filoni da far tremare le colonne ed Ercole, che non ci

sono più, cioè: irregolarità, imprevedibilità, eterogeneità, che sono

in mezzo a noi che sono e sempre più lo saranno.

Quindi l’essere in qualche modo contemporanei, non è una diacronia, ma una acronìa e per dirla con

Goethe, un’affinità elettiva, una interscambiabilità

emotiva, pulsionale e quindi, possiamo essere contemporanei di

tutto, come ci ha insegnato Benedetto Croce, dicendo che la storia è

tutta contemporanea, vedi Polemica sulla storia, Teoria e Storia

della Storiografa; quindi non siamo nella contemporaneità,

di cui non conosciamo i limiti temporali, nemmeno quando

sarebbe cominciata e soprattutto quelli concettuali, per cui si possa

dire che si è passati da un’epoca all’altra, mentre siamo immersi

nella modernità che da Diderot, D’Alembert, Helvétius, Voltaire, Rousseau,

d’Holbach, Montesquieu, è stata definita negli ambiti

tematici di sperimentazione, originalità, progresso, che non sono mai

stati contraddetti, al massimo osteggiati da Vandeani di tutti i tempi

che, facendo oltraggio al Medio Evo, di Tommaso D’Aquino, Abelardo,

Anselmo, lo eleggono a loro Totem. Quindi moderni. E basta.

Anche se il caos, della nostra decadenza linguistica, preferisce contemporanei…

 

 Francesco Gallo Mazzeo – Docente Emerito ABA Roma, Docente di Linguistica applicata ai linguaggi Creativi dell’Arte e del Design dell’Architettura in Pantheon Institute Design & Technology. Roma

 

 

 

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