Succede a Chrysostomos II, morto il 7 novembre. Il 30% dei cristiani ciprioti aventi diritto aveva scelto una terna di vescovi; il sinodo di 16 metropoliti ha eletto poi Georgios con 11 voti. Battuti due concorrenti “filo-russi”…
Alla vigilia di Natale, il sinodo della Chiesa ortodossa di Cipro ha eletto il suo nuovo arcivescovo: il metropolita Georgios di Pafos, che succede a Chrysostomos II, morto il 7 novembre.
Fondata dall’apostolo Barnaba, quella cipriota è la più antica chiesa autocefala del mondo cristiano, come sancito dal terzo concilio ecumenico di Efeso nel 431 d.C.
Secondo l’antichissima tradizione, ancora valida oggi, tutti i cristiani di Cipro aventi diritto di voto sono invitati a eleggere tra i candidati una terna di vescovi; questa è sottoposta poi al sinodo che procede alla scelta del nuovo arcivescovo.
Per l’elezione della terna, il 18 dicembre hanno partecipato il 30% dei ciprioti aventi diritto di voto. A queste primarie si sono presentati sei candidati, in una campagna elettorale animata da vari dibattiti e sondaggi. Alla fine il voto ha premiato il metropolita di Lemessos, Athanasios (35,68%), quello di Pafos, Georgios (18,39%) e Isaias, metropolita di Tamasou (18,10%).
Athanasios e Isaias, del partito cosiddetto filo-russo, sono stati i più attivi nelle primarie: hanno esaltato una mentalità tradizionalista, dediti alla continua ricerca di fanatici sostenitori. Soprattutto Athanasios, secondo cui il vincitore delle primarie doveva essere proclamato subito vincitore, indipendentemente dallo statuto della Chiesa cipriota.
Come notato da diversi osservatori, la vera vincitrice è stata l’astensione dei ciprioti, che ha toccato il 70%: gli elettori sono contrari al fondamentalismo e al bigottismo religiosi, fenomeni estranei alla vera ecclesiologia ortodossa.
In seguito alla volontà dei ciprioti, il sinodo composto di 16 metropoliti (secondo statuto) ha eletto Georgios alla prima votazione: 11 i voti a suo favore, quattro agli altri candidati e una scheda bianca.
Il neo arcivescovo esprime la volontà di adeguare la Chiesa di Cipro alle sfide del mondo, in piena continuità con il suo predecessore Chrysostomos II. Georgios III è nato nel 1949. È diventato sacerdote nel 1984, a 35 anni, dopo aver concluso con dei dottorati i suoi studi in ingegneria chimica e in teologia.
Negli anni ha svolto un’intensa attività pastorale ed è un fervido sostenitore del dialogo con la Chiesa cattolica e quella ecumenica di Costantinopoli. Uno dei più attivi membri del sinodo panortodosso di Creta, è contrario alle insensate ambizioni della Chiesa ortodossa russa.
Dal punto di vista politico, Georgios è favorevole a una equa soluzione della questione cipriota (tra greco-ciprioti e la popolazione di origine turca), nel rispetto dei canoni internazionali e dell’appartenenza dell’isola all’Unione europea.
Nikos Tzoitis – Giornalista (Asianews)