Il Ddl Concorrenza fa acqua da tutte le parti. Noi dell’ARIS lo ripetiamo da quando abbiamo potuto prendere visione della prima bozza. Alcune nostre regioni si sono già mosse contestando giudizialmente diversi passaggi dello stesso Ddl, ritenuti addirittura illegittimi costituzionalmente poiché rischierebbero, tra l’altro, di ledere addirittura il diritto dei cittadini alla salute. Per non parlare poi dell’evidente disparità di trattamento tra strutture pubbliche e strutture private.
Ancora una volta la legge istitutiva del SSN viene ignorata da chi governa il Paese: le nostre strutture convenzionate e no profit, sono state riconosciute dalla legge parte integrante del SSN, con gli stessi diritti e gli stessi doveri. Dunque una legge ha stabilito che devono essere poste sullo stesso piano di quelle pubbliche. L’attuale formulazione del Ddl Concorrenza sembra ignorarlo completamente.
Per questo accogliamo con favore le reazioni in Parlamento alle nostre preoccupazioni sul Ddl Concorrenza e siamo riconoscenti a quanti hanno rilevato le storture, alcune anticostituzionali, contenute nel suddetto provvedimento, rivolgendo un’interpellanza urgente, con primo firmatario il deputato Luciano Ciocchetti (FDI), a proposito proprio degli accordi contrattuali delle strutture private sanitarie con il SSN.
I meccanismi concorrenziali proposti nel testo avranno ricadute proprio sui cittadini i quali vedono messo in forse il loro diritto a curarsi, costituzionalmente garantito – lo ricordiamo – non solo dove vogliono loro ma anche con la dovuta continuità che la terapia richiede.
Un diritto questo messo in forse laddove la sperequazione del trattamento tra pubblico e privato convenzionato mette quest’ultimo nelle condizioni di non poter assicurare proprio la continuità della cura, perché non può più essere certo della sostenibilità della sua stessa operatività.
Tutto questo si sarebbe potuto evitare, come tra l’altro sottolineano i firmatari dell’interpellanza, se solo si avesse avuto la felice intuizione di consultare Associazioni come la nostra, che offre al SSN oltre 40mila posti letto e milioni e milioni di prestazioni ambulatoriali ogni anno.
È questa la strada da percorrere se si vuole lavorare insieme per il bene della comunità, fine ultimo di ogni democrazia che si rispetti.
Virginio Bebber – Presidente di A.R.I.S. – Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari