40 anni dal governo Craxi /interviste

La voce dello storico. Simona Colarizi: cancellata la memoria degli anni Ottanta. Ed è stata demonizzata una intera classe politica

Professoressa Colarizi, sono passati 40 anni dal governo Craxi. Qual è la sua riflessione sul quel periodo e ciò che ne è seguito?

La demonizzazione dell’intera classe politica che ha accompagnato la fine della prima Repubblica, ha significato anche la cancellazione dalla memoria di un intero decennio, quegli anni Ottanta dipinti dal sistema mediatico come un periodo di decadenza e di corruzione. Una descrizione che non corrisponde a una società in piena trasformazione con le sue luci e le sue ombre, ma della quale i socialisti al governo riescono a cogliere per lo meno una parte delle innovazioni in atto in tutta Europa.

 

 

 

In quale contesto politico, storico, sociale i socialisti, per la prima volta nella storia d’Italia, arrivano a guidare il governo?

I socialisti governano una fase di passaggio da un secolo all’altro, dal XX secolo al XXI quello in cui oggi vivono i giovani. Sta tramontando l’età della grande industrializzazione e sta affermandosi l’età post industriale, l’età della rivoluzione tecnologica, dell’immateriale, della comunicazione. Il Psi in grado di riconoscere il cambiamento mediatico, ma anche i nuovi bisogni e le nuove povertà che caratterizzano una società dove all’organizzazione collettivista si va sovrapponendo la società dell’individuo, ciascuno con i propri meriti e bisogni (Martelli).

Nella politica economica e sociale Craxi si trova in rotta di collisione con il Pci

Cambiano le relazioni industriali, come dimostra nel 1985 la vittoria al referendum sulla scala mobile – fortemente voluto dal ministro De Michelis -, un provvedimento contro il quale il Pci aveva mobilitato la classe operaia. È forse il segnale più evidente – dopo la marcia dei quarantamila a Torino nel 1980 – di quanto i comunisti siano in ritardo nel leggere la realtà. Altrettanto importante per quanto riguarda la modernizzazione del paese, è poi il piano dei trasporti del ministro Signorile che inaugura l’alta velocità.

 

Gianni De Michelis

 

 

Nei successi del governo Craxi non c’è quindi Sigonella, come qualcuno tende a ricordare con una memoria fin troppo selettiva

Sigonella è sicuramente un atto di politica estera che dimostra con quale autorevolezza Craxi si muova su questo terreno, pronto a sfidare anche gli Stati Uniti. Altrettanto importanti sono i passi compiuti dal governo socialista per il rilancio del processo di unificazione dell’Europa che inizia con l’atto unico del 1985.

 

Claudio Signorile

 

 

Craxi prima dei Consigli dei Ministri convocava il Consiglio di Gabinetto, forse per dare sostanza al suo metodo decisionista e delle rapide risoluzioni

Mi sembra difficile riproporre oggi formule di concertazione tra gli alleati di governo. Oggi i partiti sono così deboli che il vero problema per un rilancio della politica in Italia è proprio quello di rifondare le organizzazioni politiche. Sartori diceva che senza partiti non c’è democrazia. È un’affermazione da condividere.

Qual è l’obiettivo non riuscito nell’attività governativa e politica di Craxi?

Sicuramente la riforma istituzionale che del resto malgrado tanti altri tentativi anche nella seconda Repubblica non è mai stata fatta.

 

Mario Nanni  Direttore editoriale

 

Simona Colarizi è professore emerito di Storia contemporanea nell’Università di Roma La Sapienza. Autrice di importanti saggi di storia politica e sociale del Novecento.

Gianfranco Rotondi: “No, l’autonomia differenziata non danneggia il Sud. E la riforma non si fermerà”
Protesta delle opposizioni con sventolio di tricolori al voto finale alla Camera dei deputati sull'autonomia differenziata, 19 Giugno 2024 - Foto LaPresse

Gianfranco Rotondi, ex ministro berlusconiano dell’attuazione del programma e parlamentare di lungo corso, è presidente dell’ultima Dc che ancora esiste. Read more

Antonio Saitta: “La Consulta ha ribaltato la legge Calderoli. Autonomia possibile solo se riduce divari tra Regioni”
Il ministro Roberto Calderoli durante i lavori parlamentari sull'attuazione dell'autonomia differenziata (giugno 2024) - Foto LaPresse

Professor Saitta, la Consulta ha dato l’ok alla costituzionalità dell’autonomia, ma ha ritenuto illegittime sette disposizioni su undici. Professore, lei Read more

Quando l’universale diventa particolare: il caso della maternità surrogata

Nel variegato panorama del diritto penale internazionale, il reato universale rappresenta uno strumento giuridico di eccezionale portata, tradizionalmente riservato ai Read more

La Repubblica della Carnia, una finestra di libertà nell’Italia occupata. Una pagina di storia da non dimenticare
Carnia 1944: Un'estate di libertà

Facciamo un breve riepilogo. Il 14 settembre 2024 il presidente Mattarella ha presieduto una cerimonia ad Ampezzo in ricordo della Read more

Articolo successivo
Don Filippo Di Giacomo: il processo al cardinale Becciu è anomalo, è una sceneggiata
Articolo precedente
Governo Craxi 40 anni dopo/ Serie di interviste

Menu