Si ricostruiscono, con riferimento alla dottrina, al dibattito filosofico e alla giurisprudenza, molti aspetti legati a un tema così sensibile e controverso. Appare necessaria, una volta di più, una legge che definisca non solo gli obblighi del medico e della struttura sanitaria nella delicatissima fase dell’aiuto a morire, ma anche preveda, al contempo, la possibilità per il medico del ricorso all’obiezione di coscienza. E deve trattarsi di una legge nazionale, così da evitare una normativa “arcobaleno” fra le varie regioni italiane