Food and Future: arte, cibo e sostenibilità al centro di una sfida creativa dal Sud Italia a New York

Studenti di Napoli, Bari e Lecce saranno premiati l'11 ottobre in America con le loro opere di video-arte. Ormai una consolidata tradizione di iniziative della Fondazione Zerilli Marimò per promuovere la cultura italiana all’estero

New York

La prima edizione di “Food and Future”, concorso di video-arte dedicato al tema del cibo, con partecipazione gratuita, riservato a studenti delle Accademie di Belle Arti italiane – Napoli, Bari e Lecce per il 2024 – avrà la sua serata conclusiva a New York, l’11 ottobre, presso la Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University, dove saranno proiettati i 12 corti finalisti.

L’iniziativa intende promuovere giovani artisti delle accademie dando loro visibilità anche internazionale, impegnandoli in riflessioni sul cibo e sui temi della sostenibilità, equa distribuzione delle risorse alimentari, centralità della dieta mediterranea e del cibo italiano. Tematiche importanti, con implicazioni etiche meritevoli d’attenzione, ma anche un’opportunità per promuovere le eccellenze della produzione alimentare italiana su un palcoscenico prestigioso.

A due passi da Washington Square

La Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University – che deve il nome alla sua fondatrice, la baronessa Mariuccia Zerilli Marimò, scomparsa nel 2015 – è un’istituzione, sapientemente diretta da Stefano Albertini sin dal 1990, anno della sua apertura, che promuove la cultura italiana in America con un programma di eventi gratuiti e aperti a tutti su tematiche come lingua, letteratura, cinema, musica, teatro, arte, politica, economia, lifestyle.

Lo storico edificio che la ospita si trova nel cuore di Manhattan, a due passi da Washington Square, nel Greenwich Village ed il centro è diventato un punto di riferimento non solo per gli studenti di italianistica della New York University ma anche per un vasto pubblico newyorkese cultore di italianità.

Casa Italiana Zerilli Marimò

L’ingresso della Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University

Il progetto “Food and Future” è nato e si è sviluppato a Lecce, da un’idea di Luigi Capone, titolare dell’omonimo Studio, che si occupa di consulenza aziendale anche nel settore dell’internazionalizzazione, in collaborazione con partner italiani e americani, con la consulenza e il coordinamento di Flavia Pankiewicz, giornalista e scrittrice con una vasta esperienza di iniziative culturali negli Stati Uniti. La direzione artistica è affidata ad Antonella Marino, docente dell’Accademia di Bari e critica d’arte.

La giuria presieduta da Jacqueline Greaves

A giudicare i video, quattro per ogni accademia, di circa tre minuti ciascuno, ci sarà una giuria composta da esponenti del mondo della cultura e dell’imprenditoria legata al food, italiani e americani, presieduta da Jacqueline Greaves, food writer. Ne faranno parte: Sabbia Auriti (Mediterraneo Food), Angelo Filomeno (artista), Antonella Marino, Flavia Pankiewicz, Stefano Prior (amministratore unico PriorConsulting) e Antonio Pio Saracino (architetto, designer, artista). Il nome del vincitore, a cui andranno una targa e 500 euro, verrà annunciato alla fine della serata newyorkese, in cui verrà anche assegnata una Menzione d’Onore ad un video prescelto dal pubblico in sala. La consegna del premio avverrà invece a novembre in Italia, presso l’Accademia di appartenenza del vincitore.

Dieta mediterranea

Dieta mediterranea, un modello alimentare sostenibile per tutto il mondo

Autorevoli docenti hanno fatto da referenti nelle tre accademie e selezionato i video finalisti: per Napoli Luigi Barletta; per Bari Raffaele Fiorella e Alessandro Piva; per Lecce Andrea Adriatico e Patrizia Dalmaso.

Questi i nomi degli studenti autori dei 12 video finalisti: per Napoli Fausto Cianciullo; Luigi D’ Acunzo con Gianpaolo Ruocco, Beatrice Biscaglia, Umberto Procida, Federico Del Vecchio, Roberto Graniglia e Giuseppe Ferrara; Matteo Cesare; Pierluigi Loffredo. Per Bari Alessandro Rella, Michela Rondinone, Francesco Giannuzzi, Andrea Defronzo. Per Lecce Federica Centonze, Marco Antonica, Giulia Carluccio, Daniele D’Amato con Margherita Pesce.

Sostenibilità e promozione della dieta mediterranea, nella vetrina newyorkese, sono affidati ai loro video e alla loro creatività.

Simone Massaccesigiornalista pubblicista

Per capire l’arte ci vuole una sedia | | L’attore con il fuoco in più e l’egoismo in meno: Pino Pascali
Per capire l’arte ci vuole una sedia

Pino Pascali, Requiescat in pace Corradinus, 22 luglio 1965, fotografia anonima dall’happening-scenografia di Pino Pascali davanti Read more

Obey a Milano, un evento internazionale

Shepard Fairey, noto al mondo come Obey, ha inaugurato la sua mostra alla Fabbrica del Vapore di Milano, capace di Read more

Per capire l’arte ci vuole una sedia | | Un artista è un minatore
Per capire l’arte ci vuole una sedia

Nel 2015 la Royal Academy of Arts di Londra ha dedicato la mostra Rubens and his legacy all’eredità artistica del Read more

Per capire l’arte ci vuole una sedia | Recitare la bellezza da una ribalta dipinta
Per capire l’arte ci vuole una sedia

Forse gli unici storici dell’arte del Novecento che sono diventati protagonisti di due declinazioni del genere della spy story, in Read more

Tags: , , , ,
Articolo successivo
L’anno zero dell’auto (vedi alla voce Vw): fabbriche ferme, utili a capofitto. Chi arriva in ritardo è punito dalla storia
Articolo precedente
Verso il 7 Ottobre – Nirit Oren Sternberg: “Israele non avrà pace finché non ce l’avranno i palestinesi. E viceversa”

Menu