Primo dato: arriva dagli Stati Uniti d’America la notizia che dal 2014 Putin avrebbe elargito 300 milioni di dollari a partiti politici, dirigenti politici di 24 Paesi, per influenzarne l’opinione pubblica. È il messaggio inviato dal segretario di Stato Usa alle ambasciate e ai consolati americani, con sede soprattutto in Europa, ma anche in Africa e nel Sud-Est asiatico.
Secondo dato: la notizia non specifica a quali partiti e di quali Paesi sia stata distribuita questa ingente somma
Terzo Dato: il Copasir, cioè il Comitato parlamentare di controllo sull’attività dei servizi segreti (l’acronimo, in realtà, è più nobilmente istituzionale: Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), per bocca del suo presidente, il sen. Adolfo Urso, esclude che partiti italiani siano coinvolti nella spartizione dei 300 milioni:
Prima domanda: a che pro, e con quale intento il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha divulgato la notizia dei 300 milioni?
Se tra questi partiti ce ne fosse qualcuno italiano, e finora non si è voluto dire, le spiegazioni possono essere due: non si vuole interferire nello svolgimento della campagna elettorale; oppure si pensa di utilizzare questa informazione in un secondo momento. Magari dopo la formazione del governo?
Seconda domanda: Nell’ipotesi, che per carità di patria non ci auguriamo e a cui non vogliamo credere, ci fosse qualche partito implicato nel foraggiamento putiniano, e se per giunta fosse un partito della futura maggioranza di governo, come si deve allora intendere la notizia fatta uscire dal Dipartimento di Stato? Come un avvertimento? Come una esortazione (a chi? A quale partito) a rigare diritto, con la probabile conseguente minaccia di rendere note le carte, e provocare un mezzo diluvio politico?
Intendiamoci, sono ipotesi di scuola, deduzioni logiche. E la logica non sempre corrisponde alla realtà.
Comunque un malizioso osservatore potrebbe suggerire una ipotesi di lavoro: monitorare da qui alle elezioni i discorsi dei leader politici italiani nei riguardi di Putin, per notare eventuali cambiamenti o nuove sfumature di atteggiamenti
Tiresia