Il caso di Terra d’Arneo. Una storia italiana
Tra scempio ambientale e nuova forma di colonizzazione. (c’è di mezzo la Porsche) Intervista a Marcello Seclì, di Italia Nostra, con corredo di schede e cartine
Tra scempio ambientale e nuova forma di colonizzazione. (c’è di mezzo la Porsche) Intervista a Marcello Seclì, di Italia Nostra, con corredo di schede e cartine
Tra scempio ambientale e nuova forma di colonizzazione. (c’è di mezzo la Porsche) Intervista a Marcello Seclì, di Italia Nostra, con corredo di schede e cartine
In un periodo in cui contano solo le leadership e solo queste hanno sempre contato, è ben curioso sostenere che i leader non si devono sottoporre al giudizio del voto. Il sale di tutto sta nella sfida. Inevitabili le conseguenze. Per la Schlein e per il Pd scommessa ad alto rischio ma anche una possibile opportunità.
E per togliergli di dosso la troppa polvere che ha ammantato questa benemerita figura di educatore. Era un mondo fatto a misura di bambini, tra gioco e studio. I loro giochi di strada e passatempi. La severità del metodo d’insegnamento che ha lasciato positive e indelebili tracce nella formazione e nel ricordo degli alunni.
Xi jinping scende finalmente in campo e chiama Zelenski. Nel giorno in cui viene preannunciata la controffensiva ucraina i bookmakers scommettono sulla fine della guerra e danno il via alla ricostruzione. Ignoto il “piano di pace” dei grandi della Terra. Lo scenario della forza di interposizione Onu. Intanto, su tutto, aleggia il rebus dei droni sul Cremlino
Ignorato o dimenticato il pensiero del grande intellettuale e senatore a vita sulla pace e sulla guerra. Una voce così profonda poteva essere d’aiuto al “dibattito” italiano e internazionale infarcito di ipocrisia, di forza e oscuramento del diritto. Da tempo la mano è passata alle armi e sono soltanto tre i Protagonisti mondiali (Usa, Russia, Cina), a decidere le sorti della stessa Ucraina. Per il resto dei Paesi (compreso l’Italia), un ruolo da tristi comprimari
Sin dallo scorso dicembre! Impressionante “santabarbara” con una serie di incendi, attentati a Istituzioni, aziende, imprenditori, in un’area a rischio di spopolamento. E con la specificità di Casarano, presa di mira; da importante polo calzaturiero a vittima seriale del crimine. L’attenzione degli inquirenti è ora posta su altri 12 comuni del Basso Salento (di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Casarano), chiamati a reagire
Svolta shock a Ramstein e “scontro” tra gli “alleati” sulle armi da inviare. Drammatica replica, con gli “stessi” attori: potenze imperiali, Onu, armi “ad libitum”, morte e distruzione di massa. Dopo undici mesi, un possibile accordo tra le parti passa solo attraverso l’accettazione del principio della “riduzione del danno”