In aumento le terapie avanzate, incontro in Parlamento per fare il punto. E per mettere in chiaro il piano d’azione e disporre un quadro normativo
Rimarcare l’importanza di incentivare le terapie avanzate. Questo lo scopo fondamentale dell’iniziativa organizzata da Ladies First, una società con esperienza ventennale nel settore Health, nelle Istituzioni e nel Pharma. L’evento è stato suddiviso in due giornate, in cui sono intervenuti diversi professionisti, oltre alle On. Simona Loizzo, Commissione Affari Sociali e Sanità e promotrice dell’evento, e Annarita Patriarca, Commissione Giustizia. L’iniziativa ha stimolato un confronto su due fondamentali aspetti che riguardano il sistema normativo nell’ambito delle terapie avanzate: nella prima giornata è stato affrontato il tema della gestione dei farmaci innovativi al momento della scadenza dell’innovatività; nella seconda quello dell’attribuzione del valore dei Diagnosis Related Groups (Raggruppamenti omogenei di diagnosi) associati alle ATMP (Advanced Therapies Medicinal Products). Ciò che emerge sostanzialmente dagli interventi degli esperti è infatti la previsione di un aumento notevole, nell’immediato, del numero delle terapie avanzate. Entro il 2030 potrebbero essere immesse nel mercato fino a 60 nuove terapie geniche e cellulari a livello globale, che potrebbero riguardare complessivamente circa 350 mila pazienti. A fronte di queste previsioni, il sistema deve sempre mirare a garantire l’accesso alle cure a tutti i pazienti potenzialmente eleggibili che dalle ATMP traggono grandi benefici. Si rende dunque necessario un confronto sull’aggiornamento di alcuni aspetti del sistema normativo che regola l’accesso alle terapie avanzate, alla luce della velocità dell’innovazione nel mondo della salute e al contempo dell’urgente adattamento di alcuni meccanismi legislativi. In particolare, nei prossimi tre anni si prevede l’arrivo di 28 nuove ATMP. Oggi, nella pratica clinica, ne sono disponibili e rimborsate 8. Troppo poche, se consideriamo che potrebbero sorgere seri problemi di copertura. Il sistema quindi si interroga e sottolinea l’urgenza di identificare una via per la sostenibilità del sistema, necessaria a garantire l’erogazione ai pazienti che ne hanno bisogno, specialmente, in prospettiva, in campo oncologico. Si