Laura Tecce, i fumetti di Bonelli, Ravetto a New York, Gubitosa imprenditore: i politici fuori dai palazzi a “Onorevoli Confessioni”

Quarta stagione per la trasmissione di Rai2: “Nessuno rivela i peccati, i rimpianti sì. Le interviste più deludenti? Quelli che vogliono piacere a tutti. Vorrei Mario Draghi e Luca Zaia”
Baci proibiti, guerrieri del sultano e soldati-sicari: il boom delle serie turche, fenomeno da export globale

Ormai la Turchia è il terzo paese al mondo nell’esportazione di serie tv, dietro al Regno Unito e agli Stati Uniti, ma anche davanti alla Corea del Sud e ai suoi famosissimi “Squid Game”: ebbene, dal 2020 ad oggi la domanda mondiale delle cosiddette “dizi” è aumentata del 184%. Ecco perché
La comunicazione elettronica, il solito copione che si vede in tv e la “democrazia adulterata”

Televisione, social, intelligenza artificiale. Il teatro della democrazia politica, altri dicono teatrino per dileggio, rischia seriamente di deflagrare: l’incontenibile pervasività e la relativa economicità dei messaggi costituiscono un pericolo reale. Ecco perché
Da Friends agli 883 passando per Matrix. Anni Novanta, fenomenologia di una passione

Le serie tv e i film di quel decennio ci parlano ancora, di temi cruciali come le discriminazioni, la parità di genere, l’alba dell’era digitale. Anzi, rappresentano uno straordinario ponte culturale tra le generazioni. Ecco perché
Settant’anni di televisione, cento di radio: la storia della Rai è lo specchio colorato dell’Italia

Fino al 3 dicembre la grande mostra al Maxxi di Roma: filmati, immagini, apparecchi d’epoca, costumi, opere d’arte e strumenti multimediali. Rossi: “Non è solo un omaggio al passato, racconteremo anche il Paese del futuro”
L’influenza della cultura popolare nella comunicazione politica

Dall’avvento dei primi talk show sino al processo di “memizzazione”
70 anni di RAI, al servizio della democrazia e della Repubblica

70 anni ben portati. Per “mamma RAI” oggi è il momento dei bilanci, e per la TV di Stato i bilanci sono positivi ed esaltanti
L’antifascismo in televisione. Paralogismi di Santoro e mutismi di Floris

Nella trasmissione “di Martedì” del 23 gennaio, Giovanni Floris ha concesso a Michele Santoro la tribuna per un comizio dei suoi, più lungo del sopportabile. Il solito Santoro, verrebbe da dire, se servisse a qualcosa. Un punto del suo sproloquio merita tuttavia il commento per metterne a nudo la faziosità, non dico l’ignoranza, frammista ad […]