Nel corso del IV Vertice intergovernativo tra Italia e Turchia tenuto a Roma, la presidente Giorgia Meloni ed il presidente Tayyip Erdoğan hanno ribadito la reciproca volontà di proseguire a collaborare insieme, lavorando congiuntamente per sviluppare ulteriormente gli scambi commerciali tra le due nazioni e rafforzare così il partenariato.
Roma è il primo partner commerciale di Ankara nell’area del Mediterraneo ed il secondo, dopo Berlino, in ambito europeo. Una partnership importante per entrambe le leadership, le quali – al termine alla cerimonia della firma degli accordi – hanno rappresentato la reciproca volontà di incrementare le relazioni tra i due Paesi.
«Abbiamo superato con cinque anni di anticipo l’obiettivo dell’interscambio di 30 miliardi di dollari fissato in occasione dell’ultimo vertice intergovernativo», ha dichiarato la presidente Meloni, sottolineando come i nuovi obiettivi di questo partenariato puntano – nel medio periodo – a raggiungere un livello di interscambio pari a 40 miliardi di dollari. Un obiettivo che, ha precisato Meloni, richiede molto lavoro, ma entrambe le parti potranno contare sul dinamismo delle aziende nazionali e «sulla loro capacità di creare valore con investimenti reciproci».
Focus sulla difesa
Tra i molti accordi sottoscritti, uno dei dossier principali è stato quello della collaborazione italo-turca nel settore della difesa. Difatti, uno degli accordi su cui maggiormente sono stati posti i riflettori è stato l’accordo stipulato il 5 marzo scorso tra Leonardo e la Baykar Technologies, società turca del settore della difesa specializzata nella produzione di aeromobili a pilotaggio remoto che ha recentemente acquisito la società italiana Piaggio Aerospace.
La partnership tra Leonardo e Baykar punta a sviluppare strategie congiunte in favore di tecnologie unmanned, che – secondo il Ceo di Leonardo, Roberto Cingolani – «rivestiranno un ruolo sempre più centrale nel futuro della difesa».
Dagli accordi sottoscritti tra Leonardo e Baykar nascerà una joint-venture, con sede in Italia, che punta a divenire un riferimento continentale per il settore della difesa.
Convergenza sullo scenario euro-mediterraneo
Oltre agli accordi nei settori della sicurezza, dell’energia, delle infrastrutture e della difesa, il Vertice è stato un momento di prolifico confronto tra due realtà che, nonostante i solidi rapporti commerciali, hanno mire geopolitiche confliggenti. A tal proposito, Meloni ed Erdogan hanno dichiarato la vicendevole volontà a collaborare in favore della stabilità del Mediterraneo allargato, cercando di agevolare la cooperazione tra l’Europa, il Medio Oriente e l’Asia.
Meloni, sottolineando la propria soddisfazione per l’impegno turco nella lotta contro l’immigrazione irregolare, ha voluto altresì concedere parole di ringraziamento per l’opera di mediazione svolta dal presidente Erdoğan successivamente alla guerra di invasione russa, «in particolare per far fronte all’impatto sulla sicurezza alimentare».
Meloni ha altresì ribadito l’impegno congiunto di Italia e Turchia a sostegno di un processo di pace equo in Ucraina, sottolineando come la tregua unilaterale annunciata da Vladimir Putin «è tutt’altra cosa rispetto a quello che è necessario».
La stabilità del Mediterraneo allargato, una priorità
Dello stesso avviso è stato anche Erdoğan che ha voluto ribadire l’impegno congiunto di Italia e Turchia per trovare soluzioni sostenibili nelle aree di crisi, dal Medio Oriente all’Ucraina.
Sull’Ucraina il presidente turco ha tenuto a riaffermare il proprio sostegno all’integrità territoriale e alla sovranità ucraina, specificando il ruolo cruciale che Kiev assolve per la sicurezza del Mar Nero.
Anche per quanto attiene il fronte mediorientale, sia la presidente Meloni che il presidente Erdoğan hanno trovato punti di convergenza. Meloni, non solo nell’ambito della lotta al terrorismo ma anche in relazione alla necessità della stabilizzazione dell’area mediorientale, ha riaffermato la postura italiana in merito alla situazione nella striscia di Gaza, dove si assiste «a una situazione sempre più tragica»; mentre il presidente turco ha esposto come Gaza rappresenti una priorità per Ankara, marcando come sia doveroso l’accesso degli aiuti umanitari e necessario giungere il prima possibile ad un cessate il fuoco duraturo.
Sul fronte siriano e libanese, di estremo interesse per ambo le parti, entrambe le leadership hanno espresso la volontà bipartisan di promuovere un processo di stabilità e ricostruzione per entrambi i Paesi. Una stabilizzazione e una transizione democratica che l’Italia vuole mediata anche dalle Nazioni Unite.
Roma torna al centro del Mediterraneo
Dopo gli accordi energetici sottoscritti con l’Algeria e il processo di implementazione e attuazione del Piano Mattei, il governo Meloni prosegue nella propria strategia di centralità dell’Italia nelle rotte mediterranee attraverso accordi con i principali players dell’area.




