Sismologia, vulcanologia, geofisica, e geodesia sono solo alcune delle discipline di cui l’Ingv si occupa, con un occhio sempre rivolto alla prevenzione dei rischi legati a questi eventi naturali. Il 2024 segna il 25° anniversario della fondazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), un ente di riferimento nella ricerca scientifica in Italia, presieduto dal professor Carlo Doglioni.
Nel 1999, con la legge n. 401 del 28 dicembre, veniva istituito l’Ingv, un’istituzione pubblica con l’obiettivo di fornire alla comunità scientifica e alla popolazione informazioni tempestive e precise riguardo i fenomeni naturali che caratterizzano il territorio italiano.
«Infatti questa realtà nasce dalla coalescenza di vari istituti per aumentare la comprensione dei molteplici rischi naturali, in particolare faccio presente il dipartimento ambiente», precisa il presidente Doglioni.
Conosciuto per il monitoraggio in tempo reale dei terremoti attraverso una rete sismica nazionale tra le più avanzate al mondo. Grazie alla tecnologia acquisita negli anni, l’istituto ha saputo fornire in tempo reale informazioni cruciali su eventi sismici di qualsiasi magnitudo, anche i più piccoli. Il sistema di allerta sismica sviluppato dall’Ingv è oggi uno degli strumenti più avanzati e rapidi per informare la popolazione e le autorità in caso di scosse significative. Continua il professor Doglioni: “Bisogna crescere ancora attraverso la realizzazione di infrastrutture sempre all’avanguardia. A tal proposito stiamo elaborando un progetto chiamato Earth Telescope, che indagherà la terra in profondità”.
La cultura della prevenzione
Un altro aspetto fondamentale dell’attività dell’Ingv è la promozione della cultura della prevenzione, attraverso attività di sensibilizzazione, campagne informative e il coinvolgimento delle scuole. Il terremoto dell’Aquila nel 2009 e il sisma dell’Emilia del 2012 hanno mostrato in modo drammatico l’importanza di una prevenzione adeguata e tempestiva. In questi anni, l’Ingv ha migliorato continuamente le proprie capacità di previsione e monitoraggio. Secondo il Presidente Doglioni, «Cerchiamo di promuovere una cultura della terra per conoscere e prevenire gli eventi la cui origine ad oggi è ignota».
L’Italia, con il Vesuvio, l’Etna e Stromboli, ospita alcuni dei vulcani più attivi d’Europa. In particolare il vulcano siciliano è oggetto di un’intensa attività scientifica da parte degli esperti dell’Ingv, che osservano costantemente i segnali di attività sismica e geochimica. per garantire la sicurezza di milioni di abitanti nelle zone circostanti.
Red alert alluvioni
L’educazione e la sensibilizzazione alla conoscenza dei rischi naturali sono temi centrali. L’istituto ha creato programmi di educazione nelle scuole e ha promosso iniziative di comunicazione per rendere più accessibili e comprensibili i dati scientifici alla popolazione.
Il futuro? Le sfide contro le alluvioni, tristemente note dalle cronache. Per i prossimi anni il mantra sarà il monitoraggio e il rafforzamento delle capacità di previsione, in modo da rispondere tempestivamente a eventuali emergenze.