Ucraina, Alfano: fondamentale analizzare le ricadute delle sanzioni su economia italiana

L’ex ministro degli Esteri spiega anche i meccanismi delle misure sanzionatorie e anche i presupposti giuridici che le giustificano

Sarà fondamentale analizzare le ricadute che le sanzioni avranno sul sistema produttivo italiano in generale e più specificamente per le nostre società nei rapporti commerciali con la Russia, la Bielorussia e i territori del Donbass.

È quanto afferma, in un’analisi delle sanzioni avviata nel suo profilo LinkedIn, e ripresa da BeeMagazine, l’ex ministro degli Esteri Angelino Alfano.

L’Italia –  ha osservato Alfano –  come ha espresso Mario Draghi in Parlamento, è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell’Unione europea, in particolare con Francia e Germania. Del resto, è indispensabile l’azione dei singoli Stati nell’applicazione delle sanzioni.

Alfano fa presente poi che si dovrà aspettare la redazione puntuale delle sanzioni per poterle conoscere tecnicamente, anche se nella conferenza stampa tenuta da Ursula von der Leyen sono stati illustrati sia i principali ambiti di applicazione sia gli obiettivi. Le sanzioni europee contro Mosca- ricorda Alfano – riguarderanno il settore finanziario, i settori dell’energia e dei trasporti, i beni a duplice uso (dual use) nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti, ulteriori inserimenti in elenco di persone di cittadinanza russa e nuovi criteri di inserimento in elenco. Queste misure colpiranno il 70% del mercato finanziario russo e comprometteranno la base industriale della nazione.

Alfano, poi, si è concentrato sui meccanismi che regolano l’applicazione delle sanzioni in Italia, mediante disposizioni normative contenute principalmente in due Decreti legislativi. 

Il primo disciplina, tra le altre cose, le misure restrittive del commercio, quali gli embarghi commerciali e i regimi autorizzatori per l’esportazione di prodotti listati.

Il secondo – sottolinea l’ex ministro degli esteri – riguarda le misure restrittive finanziarie, che impongono di congelare fli asset delle persone o entità designate e vietano di mettere a loro disposizione fondi o risorse economiche. L’ufficio del governo italiano che ha la responsabilità politica sui regimi sanzionatori è un’articolazione del ministero degli Esteri. 

E qual è l’autorità competente per l’applicazione delle misure restrittive del commercio? Sempre il ministero degli esteri, che ne garantisce l’attuazione per mezzo dell’Unità  per le autorizzazioni dei materiali di armamento (UAMA). Le misure restrittive sull’import/export  sono applicate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza. 

Le autorità responsabili per l’applicazione delle sanzioni finanziarie restrittive sono invece il ministero dell’Economia e delle Finanze e il Comitato per la Sicurezza  Finanziaria. A esercitare il controllo sull’attuazione delle sanzioni finanziarie è l’Unità di Informazione finanziaria (UIF).

I provvedimenti Ue contengono nella maggior parte dei casi anche disposizioni relative a deroghe ed esenzioni, la cui autorizzazione spetta alle autorità competenti degli Stati.

Inoltre le autorizzazioni che consentono il commercio di beni o servizi listati – spiega Alfano – sono rilasciate dall’UAMA, mentre quelle che consentono lo svincolo dei fondi congelati e la messa a disposizione delle risorse sono rilasciate dal Comitato per la Sicurezza Finanziaria.

Ma quali sono i presupposti giuridici delle sanzioni?  A questa domanda Angelino Alfano risponde con le parole usate da Stenford Moyo e Mark Ellis, presidente e direttore esecutivo dell’International Bar Association, associazione che riunisce gli avvocati di tutto il mondo: “I membri delle Nazioni Unite hanno concordato, fin dal 1945, che i territori possano “cambiare di mano” solo con il consenso. Il diritto internazionale è chiaro e assoluto: a ogni Stato sono vietati l’uso o la minaccia della forza contro un altro Stato. Questo garantisce che l’integrità territoriale e l’indipendenza politica non vengano violate”.

 

Redazione BeeMagazine

 

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