Milella, un viaggio editoriale che dura da 70 anni

Sette decenni di storia di Cultura formativa, in dialogo tra Scrittura responsabile e Lettura motivata. Questo lo stile della Casa Editrice Milella, la cui attività s’irradia dal Salento al Mezzogiorno e oltre

La prospettiva culturale, che anima in questa nuova fase di attività editoriale la Casa editrice Milella, fondata a Lecce nello stesso anno della nascita dell’Università del Salento (1954-55), voluta e modellata dagli stessi Studiosi-Docenti  universitari, iniziatori dell’Ateneo leccese (qualche nome: Oreste Macrì, Mario Marti, Aldo Vallone), verte sull’insistenza di radicare il binomio Scrittura-Lettura nelle attese presenti della storia e nella promozione creativa del vissuto sociale nelle sue varie componenti generazionali.

Partendo dal presupposto che “più” cultura significa crescita di consapevolezza etica e civile, e che consapevolezza e creatività si coniugano per una storia partecipata attiva e prospettica, la Casa editrice Milella  promuove incontri culturali periodici locali e glocali, con l’aiuto anche della modalità telematica, coinvolgendo Studiosi, Docenti universitari, Artisti, giovani Laureati e Dottori di ricerca sensibili alle problematiche dei Saperi da affrontare nella dialettica dello scrivere e del leggere.

Il fine è di motivare un contesto aperto di “oralità” presupponente la lettura motivata: lettura vissuta nel dialogo vivo, da cui scaturisce la continuazione della riflessione nella coscienza di ogni uditore, che può approdare in nuova scrittura, in altra riflessione mediata e meditata nell’attività permanente della ricerca.

L’autore non è un dato, come il libro non è un mero documento, dunque neppure la lettura può essere un resoconto passivo della parola altrui appresa nei libri fruiti: l’intreccio dinamico e dialettico di lettura e dialogo non può non coinvolgere la creatività dello scrivere, da cui sorge l’esigenza di pubblicare un libro.

Insomma, la pubblicazione di un libro è una gestazione maieutica di attenzione culturale, durante la quale nascono nuovi lettori e nuovi autori: promuovere la pratica formativa del fare cultura interpretativa e scrivente è attività preminente della Casa editrice Milella, che, pur avendo sede in un’area periferica del Sud d’Italia, Lecce e il Salento, tende a coinvolgere Coscienze pensanti di varie Università italiane (Milano, Venezia, Firenze, Siena, Roma, Viterbo, Catania), invogliandoLe a far parte della motivazione scrivente di  Collane e di Riviste, alcune storiche e di lunga tradizione critica, metodica, autoriale.

Collane come, ad esempio, Collezioni di studi e testi, fondata da Mario Marti e da Aldo Vallone, attualmente diretta da Paolo Viti, con l’intento di approfondire l’Umanesimo meridionale; La scrittura possibile. Letteratura critica teoria, fondata e diretta da Carlo A. Augieri e Giuseppe Zaccaria, Teologia in dialogo, diretta da don Gigi Manca e da Igor Agostini; riviste decennali, come Idee e Symbolon, aperte ai temi del dibattito filosofico e critico-letterario nella post-modernità,  ospitano una tipologia interdisciplinare di cultura comparata  che sa donarsi al mondo dei lettori come messaggio aperto, partendo dalla geostoria dei luoghi dei Sud, con la consapevolezza critica che  la cultura non universalizza l’astratto, bensì particolarizza il generale riconosciuto come presenza  di frammento in ogni dettaglio espressivo della cultura. La cui natura semiologica non può non essere di tipo antropologico, di un’antropologia come base da cui partire per poter cogliere l’umano nel mentre si rende umanesimo comunicativo e culturologico delle storie e dei luoghi vissuti.

La casa editrice Milella, pertanto, non si caratterizza come produzione generica di libri, bensì come identità umanistica di tematiche da promuovere, entro un perimetro di idee-ideali non chiuso nell’ideologia, entro cui sviluppare dibattiti e confronti in dialogo.

Dialogia di cultura e dialogo tra culture, dialogo generazionale e dialogia su problematiche che maturano consapevolezza, sui modi del fare culturale che stimolano la creatività: la Casa editrice intende sfumare le pareti delle Università e delle Scuole locali, territoriali, per stimolare la narratività adolescenziale nel “mentre” diventa scrittura, la metodica insegnante motivata a divenire esercizio didattico in fieri, nel mentre si sviluppa in fasi d’approdo nelle scritture del libro: promuovere la critica breve tra i giovani, ad esempio, la scrittura recensiva sui libri proposti, magari con un riconoscimento annuale alle Scuole più rispondenti ed ai giovami Lettori più capaci nello sviluppare discorso critico e riflessioni tematiche.

Insomma, la Casa editrice come promozione di attività laboratoriale continua, in cui lettura e scrittura sono protagoniste di un fare comunitario creativo e trasformativo (comunità dei Lettori e gruppo degli Autori), in sinergia anche con Istituzioni sociali promuoventi attività di consapevolezza sociale, avente come fine la produzione immateriale di prospettive e saperi, risultati di ricerche e di condivisioni di idee che maturano  momenti di riflessione creativa diffusa, da condividere all’interno di una fruizione plurale del libro, capace di rendere bene comune il sapere, sensibilità comune il bene del sapere.

Al fine di sviluppare la creatività  espressiva, linguistica come cura effettiva delle identità chiuse e delle soggettività non aperte alle possibilità del comprendere, che un’immaginazione coltivata rende libere di progettare e pure di conoscersi, all’interno dell’acculturazione della componente emozionale delle identità, in un’epoca di vero analfabetismo delle emozioni con effetti disastrosi per la convivenza umana, che patisce incomprensione, violenza ed estraniamento dell’io soggettivo dal suo se stesso, la Casa editrice Milella è molto coinvolta alla promozione della scrittura poetica, narrativa e pure di arte visiva, anzi verbo-visiva.

Ne è testimonianza la collana Asserzioni, diretta dallo studioso-critico d’arte Salvatore Luperto, in cui sono state pubblicate le recenti testualità artistiche di Lamberto Pignotti, Mirella Bentivogio, Fernando De Filippi.

Particolare spazio editoriale viene offerto alla scrittura delle donne con la Collana Pluriverso femminile, diretta dalla storica della letteratura Rita Rucco, con l’intento di costituire un  “luogo per approfondire i vissuti culturali, le innovazioni e le scelte esistenziali di donne che hanno intimamente dialogato con l’arte, la scienza, la filosofia, la letteratura, apportando arricchimenti di visione e inusuali interpretazioni di senso”.

Con la  pluralità di proposte di scritture ospitate nella produzione editoriale della  Casa editrice Milella è stata organizzata nel mese di ottobre di quest’anno (2021), con il proposito di ripeterla in ogni anno a venire, la Settimana Milella della Cultura, che si è tenuta nello spazio degli Incontri della Biblioteca provinciale “N. Bernardini” di  Lecce: per sei giorni i libri ed i fascicoli di riviste pubblicati da gennaio ad ottobre sono stati esposti, alla presenza degli Autori e dei Lettori più interessati all’aggiornamento bibliografico: ne sono scaturite proposte interessanti di nuove pubblicazioni e richieste di approfondimento ulteriore dei motivi e dei temi affrontati nei libri già editi.

In conclusione, l’esperienza del “tutto è Università e Scuola” e della resa motivata del leggere, come premessa feconda di una scrittura editoriale sensibile al “voler” sapere del mondo dei lettori, si pone come caratteristica culturale della Casa editrice Milella, pur in un tempo difficile per la vita del libro e per l’essenza stessa della lettura meditata e profonda.

 

Leggi anche: I libri nella società della disinformazione. La testimonianza di un editore.

 

Ma la difficoltà in ogni ambito è premessa di un fare sempre più modulato secondo finalità vocative e strumenti appropriati: “mettercela tutta”, trasformando la Casa editrice in Casa comune della Cura del Pensiero,  è un modo generoso e militante di porgersi all’attenzione ed alla motivazione dello Scrivere e del Leggere implicato ed implicativo.

L’esito non sempre può essere corrispondente alle aspettative, è certo; ma, quello che importa è svolgere di continuo opera metodica di aratura e di semina culturali: il fiorire avverrà nella crescita “passo dopo passo” nel tempo positivo e proficuo a venire,  lungo il rendersi risultato dell’impegno nella responsabilità dell’agire anno dopo anno. 

 

Emanuele Augieri  – Direttore editoriale della Casa editrice Milella

 

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