A Luciano Canfora, filologo di fama europea, professore di letteratura latina e greca, storico, è stato assegnato il Premio Antonio De Ferrariis Galateo, organizzato dal Centro Studi Galatana, presieduto da Sondra Dall’Oco, professoressa di Letteratura latina medievale e umaninistica nell’Università del Salento, che al De Ferrariis dedica da anni ricerche e studi.

Il riconoscimento a Canfora va all’insigne studioso del mondo antico, autore di saggi su figure e momenti della Storia romana (per esempio Cesare, Catilina) e greca (Tucidide, Aristofane, Platone) letti con sguardo e sensibilità di contemporaneo.
Con gli strumenti soprattutto della filologia, Canfora ha ricostruito, in uno stile accattivante, con il rigore e l’acribia che caratterizzano le sue ricerche, vicende di ieri e di oggi, svelandone opacità e alone di mistero che le avevano avvolte.

Un esempio su tutti: la ricostruzione pro veritate del torbido clima politico che nel 1944 portò all’assassinio del filosofo Giovanni Gentile e il grado di coinvolgimento, perlomeno a livello di influenza morale, dello storico della letteratura latina e allora rettore dell’Università di Padova Concetto Marchesi, che fu poi uno dei protagonisti all’Assemblea Costituente, tanto che Togliatti propose di affidargli l’ultimo lavoro di lima dal punto di vista linguistico della formulazione degli articoli della Costituzione. Se la Carta fondamentale della Repubblica è scritta con cristallina chiarezza e con stile a volte lapidario, è merito anche suo.
Di Antonio De Ferrariis, figura poliedrica, come lo erano gli umanisti, di letterato, medico, storico e geografo, nato a Galatone, in provincia di Lecce, e vissuto tra il ‘400 e il ‘500, si occupò anche Benedetto Croce. Quando il fascismo nel 1938 introdusse le leggi razziali, il filosofo napoletano fece sentire la sua protesta pubblicando uno scritto del De Ferrariis che condannava l’intolleranza verso gli ebrei.
Un uomo libero e contrario a ogni discriminazione il Galateo, attento ai valori dell’uomo.
Ecco perché il Centro Galatana tra i suoi impegni di promozione culturale e sociale ha quello di valorizzare gli ideali umanistici nell’incrocio con la evoluzione dei tempi che viviamo, e di riconoscere figure, professionisti, artisti, imprenditori che operano sul territorio e contribuiscono al progresso nei vari campi della società e del progresso.
Per questo, il Premio Galateo è stato assegnato, quest’anno, oltre che al professor Luciano Canfora, ad altre figure che operano nel settore umanistico e scientifico e nell’imprenditoria editoriale.
In particolare, gli altri premiati sono:
Livio Muci, fondatore e guida della casa editrice Besa, saldamente ancorata alla società e alla storia del Mezzogiorno, e che tra i suoi numerosi meriti ha quello di aver scoperto e fatto conoscere significativi autori delle letterature dei Paesi balcanici;
Luca Mazzarella, oncologo, docente nell’Università statale di Milano, Direttore del Laboratorio di Oncologia traslazionale, presso l’Istituto europeo di Oncologia (IEO);
Benedetta Pellegrino, giovane oncologa al Policlinico di Parma, svolge intensa attività di ricerca nel campo dell’oncologia medica e dell’innovazione;
Ad Emanuele Arciuli, musicista, scrittore, massimo interprete della letteratura musicale contemporanea degli Stati Uniti d’America, a cui ha dedicato il libro “Viaggio in America Musica coast to coast”, è stato assegnato il premio speciale Vittorio Zacchino.
Le opere che saranno consegnate ai premiati sono dell’artista neritino Daniele Dell’Angelo Custode.
La consegna dei premi il 7 luglio alle 2030 a Galatone, nella storica piazza Costadura. Dopo i saluti della presidente del Centro Studi Galatana Sondra Dall’Oco, interverranno il Sindaco di Galatone, la patria del Galateo, Flavio Filoni, un rappresentante della Provincia, e l’Assessore regionale alla Formazione Sebastiano Leo, che, con l’Università del Salento, tramite il Dipartimento di Studi umanistici, hanno dato il patrocinio alla manifestazione.

La serata, che sarà presentata da Mariangela Marcuccio, prevede un nutrito programma con intermezzi teatrali e musicali, a cura di Salvatore Della Villa, Maria Margherita Manco e Gianluigi Antonaci, e coincide con il 25/mo anniversario della fondazione del Centro Studi Galatana, oggi presieduto da Sondra Dall’Oco, che ha raccolto l’eredità culturale e ideale del fondatore del Centro Studi, lo storico galatonese Vittorio Zacchino, oggi presidente emerito.
Alla fine della premiazione il professor Canfora farà un intervento sul suo nuovo libro: Catilina, una rivoluzione mancata.
Il Premio De Ferrariis Galateo si propone ambiziosi traguardi, con il riconoscimento di figure di eccellenza che operano nei vari campi della società. Un ulteriore salto di qualità sarà reso possibile anche grazie a un mecenate – oggi vengono chiamati sponsor ma egli più sobriamente vuole essere chiamato sostenitore – che è stato individuato in un noto industriale di Nardò, che non ama coltivare solo il profitto ma anche interessi culturali e sociali.
Ciò fa supporre, e per parte nostra anche auspicare, che il Premio Antonio De Ferrariis Galateo, finora biennale, possa avere una ricorrenza annuale e guadagnarsi un posto di grande visibilità e prestigio nel novero dei Premi culturali che ogni anno si assegnano in Italia.
Il valore, la fama dei premiati anche in questa edizione, a cominciare dal professor Canfora, ne è la dimostrazione.
La scelta dei premiati è stata fatta dal Comitato scientifico, presieduto da Gianfranco Lattante, capo della redazione Salento della Gazzetta del Mezzogiorno, e composto da Sondra Dall’Oco, Ginetta De Trane, professoressa di Lingua e letteratura latina a Unisalento, Adele Polo, dirigente scolastica; Marialucia Sambati, dirigente sanitaria Diaverum di Taranto e Grottaglie.