Emiciclo

Democristiani d’antan, Anna Nenna D’Antonio la fascinatrice d’Abruzzo

Con Remo Gaspari, esponente di spicco della Dc abruzzese. Laureata in lettere, 50 anni di vita politica, tre legislature in Regione, tre legislature in Parlamento. Prima donna eletta presidente di Regione. Il suo ritratto è a Montecitorio in una sala dedicata alle donne della Repubblica. Alla veneranda età di 95 anni giudica con lucido realismo persone e cose della politica passata e presente. Un appello alle donne: non mollate mai, non fatevi rubare il futuro.

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Orizzonti

“Il 2020 l’anno più lungo”, piccole luci nella notte del covid

È il libro curato dai volontari del  comitato  di Grosseto della Croce Rossa Italiana per ricordare l’impatto del virus Covid 19, poi trasformato in Sars-Cov-2 che con il salto di specie aveva cambiato cavallo aggredendo la specie umana con una spaventosa capacità di replicarsi, di diffondersi e uccidere con conseguenze catastrofiche.  Ai rischi mortali si univa la paura per il futuro, per gli effetti della crisi economica e sociale, per l’inadeguatezza dei sistemi sanitari ad affrontare le insidie del “nemico” invisibile.  Il libro offre uno spaccato di cronaca lunga un anno con fatti, storie di generosità, itinerari di soccorsi di emergenza, l’incontro con le solitudini, i bisogni, le sofferenze, i lutti, i dolori.  È un cammino di solidarietà di tante persone comuni che trovano il tempo nei ritmi del quotidiano per dedicarsi agli altri, al prossimo, vincendo la paura.  “Nulla è più stupefacente della mano sconosciuta e inattesa che ti aiuta a rialzarti, della parola e del sorriso che non ti fa sentire solo” scrive nella prefazione Hubert Corsi, presidente provinciale della CRI di Grosseto, che, dopo aver servito le Istituzioni, prima come consigliere comunale di Grosseto, poi come sindaco di Monte Argentario, poi come deputato per tre legislature, dal 1995 guida la Croce Rossa portando con generosità nel volontariato tutta la sua esperienza.  Il libro è arricchito di tanti racconti – vincendo le resistenze dei volontari a scrivere le loro esperienze – che hanno accompagnato i momenti della attività del comitato nell’anno “più lungo”.  Una organizzazione di volontariato all’avanguardia con una articolazione territoriale in sedi decentrate affinché gli obiettivi possano essere raggiunti con la massima efficienza per utilizzare al meglio i doni di umanità.  Le aree di intervento specialistiche sono la salute e la vita, la promozione dell’inclusione sociale, la preparazione delle comunità e le risposte a emergenze e

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Emiciclo

Moro, commissione stragi bloccata su via per Hammamet

Misteri d’Italia. Quando la Commissione Stragi era pronta ad andare ad Hammamet, perché Craxi aveva detto di voler raccontare alcune cose su Moro. Ma qualcosa bloccò il viaggio. Mario Tassone, ex sottosegretario Dc, racconta questo episodio in una intervista al sen. Maurizio Eufemi, in cui parla dei giovani e della politica, e ricorda la figura di Moro leader della Dc

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Emiciclo

Maastricht 30 anni dopo, tra passato e futuro: ciò che è vivo e ciò che è morto

Tra pochi giorni,  il prossimo 7 febbraio, celebreremo il trentennale del Trattato di Maastricht, una tappa fondamentale nel cammino della costruzione della Unione Europea. Viene ricordato più per il vincolo esterno, con i suoi parametri sul disavanzo, sul rapporto debito Pil, sull’inflazione, sul livello dei tassi che come atto politico base della moneta unica attraverso i programmi di convergenza.  La politica monetaria degli anni Novanta di Banca d’Italia, pur nella difficoltà delle crisi valutarie, è stata indirizzata per rispettare quei parametri.  Quel Trattato ha posto le premesse per la costruzione dell’Euro, la moneta unica, simbolo di identificazione collettiva di 447 milioni di cittadini europei.  Un Trattato che poggia sul percorso costruito con il rapporto Werner del 1970 e con l’Atto Unico di Jacques Delors del 1986.  La spinta al Trattato viene anche da scelte geopolitiche dopo la caduta del Muro di Berlino, avvenimento che segnerà la storia mondiale e i rapporti Est Ovest, la fase di disgregazione dell’URSS e la rapida riunificazione tedesca in cambio della europeizzazione del marco per merito del cancelliere Helmuth Kohl. Quel Trattato fu la migliore soluzione possibile al riemergere della questione tedesca.  La scelta funzionalista cara a Monnet in un costante equilibrio tra realismo e utopia ha consentito di procedere per piccoli passi, progressivi avanzamenti; rinnovamento continuo e progressivo dei progetti è stato il carburante per la crescita.  Come non riconoscere che il successo del mercato europeo ha attirato sempre più Paesi nell’Unione accrescendo il numero degli Stati, allargando frontiere, imponendo una moneta unica che avrà bisogno di un governo economico. I passi avanti in questa direzione sono stati finora modesti. Il metodo intergovernativo ha finora prevalso su un governo autenticamente europeo e democratico. Dovranno essere fatti passi in avanti nella governance europea senza la quale sarà difficile affrontare nuove crisi economiche e sociali. Al deficit

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Emiciclo

Geopolitica nell’Est europeo, un affresco di Alessandro Duce (seconda parte)

Seconda parte della conversazione tra Maurizio Eufemi e Alessandro Duce,  già ordinario di politica internazionale all’Università di Parma   Putin che discorso fa con Biden, come lo imposta? C’è un aspetto politico meno noto. Putin mette sul tavolo un argomento che non è stato ripreso perché la gente non segue, non legge. In occasione della crisi di Cuba dell’ottobre 1962 questa era uno Stato indipendente e sovrano sotto il regime di Castro e non confinava neanche con gli Stati Uniti perché c’era un braccio di mare. Gli Stati Uniti dissero: noi non possiamo accettare che ci siano missili nucleari adeguati ad un’azione offensiva fino all’interno degli Stati Uniti. Alla fine Krusciov ha accettato di ritirarli anche se Cuba era uno Stato sovrano. Allo stesso modo Putin dice: voi dovete capire che per noi l’Ucraina armata è un pericolo. Dovete accettare che l’Ucraina non entri nella NATO e non installi armamenti di questo tipo. Ricambiate in Ucraina quello che ha fatto Krusciov a Cuba. Quello che fece Kennedy viene riproposto da Putin? Esattamente questo. Guardando all’aspetto geopolitico bisogna tenere presente che a differenza di altre Regioni l’Ucraina si incunea profondamente in Russia. Putin il luglio scorso ha presentato uno scritto che non è stato ripreso in Italia sull’unità storica tra Russi e Ucraini in cui si rappresenta la storia fra i due popoli, la dipendenza energetica, le tradizioni, la letteratura. Si tratterebbe per lui di una eredità indivisibile. L’Unione Europea che può fare, come può agire?  I Paesi dell’Unione europea hanno posizioni diverse nei confronti sia della Russia sia del problema ucraino. Ci sono i Paesi baltici ed altri Paesi  che hanno al loro interno importanti minoranze russe, i quali temono che cosi come è stato fatto con la Crimea e queste due regioni un domani la Russia possa farlo anche

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