Roberto Occhiuto: la Calabria non sarà più fanalino di coda. Lavoriamo per questo.
Per passare lo Stretto di Messina basterà un ‘’tampone negativo”

Super Green Pass e Stretto di Messina. Dopo la decisione del Governatore della Sicilia Musumeci è arrivata anche l’ordinanza del Governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Basterà dunque un semplice tampone negativo per spostarsi tra Calabria e Sicilia. Ok all’attraversamento dello Stretto di Messina con green pass base. 

I non vaccinati – secondo quanto prevede l’ordinanza di Roberto Occhiuto – avranno l’obbligo di rimanere sui rispettivi veicoli per tutto il tempo della traversata e, i pedoni quello di stazionare negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, mantenendo l’adeguato distanziamento interpersonale ed indossando una mascherina FFP2. L’accesso ai locali chiusi resta invece consentito ai soli possessori della certificazione verde “rafforzata” o “booster”.

– Presidente Occhiuto, a gennaio la Calabria risulta essere la prima Regione in Italia in tema di vaccini somministrati. Come lo spiega?

Non solo a gennaio, siamo primi dal 1° dicembre. Da due mesi lavoriamo h24 per voltare pagina e ricominciare. E già si vedono i primi risultati. Sulle vaccinazioni la Calabria è partita in ritardo, ha proseguito a rilento, ha arrancato nei mesi più caldi della pandemia. Il mio primo intervento da governatore è stato quello di mantenere aperti tutti i centri vaccinali della Regione, in un periodo – i primi giorni di novembre – nel quale la pandemia sembrava darci un po’ di tregua e qualcuno, sbagliando, pensava alla smobilitazione. Ho sempre considerato le somministrazioni fondamentali per contrastare il Covid, a maggior ragione in una Regione come la nostra, con una sanità fatiscente e con una rete ospedaliera fragile.

– Una vera scelta di campo ci pare di capire?

Non poteva non essere così. Sulla campagna vaccinale ho molto insistito: ho coinvolto tutte le Aziende sanitarie provinciali e tutte le Aziende ospedaliere. Ho chiesto aiuto alla struttura commissariale nazionale, ho utilizzato le unità mobili per gli utenti con maggiori difficoltà, ho spronato alcuni piccoli Comuni che erano in grave ritardo, ho incentivato i medici di medicina generale e i pediatri. La scienza, del resto, è l’arma più efficace che abbiamo a disposizione per combattere il virus.

– Risultato raggiunto? Soddisfatto?

Vede, il lavoro fatto in questi mesi ha prodotto un risultato straordinario: la Calabria negli ultimi due mesi è la prima Regione in Italia per inoculazioni, rispetto ai target indicati dal generale Figliuolo. Dietro di noi tutte le altre Regioni. A diverse posizioni di distanza le corazzate Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna. E non finirò mai di ringraziare chi ha lavorato in queste settimane per raggiungere questo importante obiettivo.

– Leggiamo che il tema dei vaccini ai bambini è per lei prioritario?

Il dato che le do è questo: diecimila bimbi calabresi vaccinati in 5 giorni di campagna regionale nelle scuole al termine della seconda tranche di Open vax school days. Va ribadito: in appena 5 giorni, 400 vaccini l’ora. Numeri da veri hub vaccinali quelli registrati nelle scuole sin qui coinvolte dall’assessorato all’Istruzione in questa campagna senza precedenti, numeri imponenti, che assumono ulteriore valore se confrontati con le altre realtà italiane. Solo la Puglia, a quanto pare, riesce a tenere il passo della Calabria per numero di bambini vaccinati, fascia pediatrica 5-11 anni.

-Non fa che ripetere “andremo avanti in questa direzione”, in che senso presidente?

Abbiamo ancora tanto da fare, ma questo traguardo ci dice che volere è potere, e racconta meglio di ogni altra cosa il cambiamento che sogniamo per la Calabria. Avanti così. Abbiamo puntato sulla sensibilizzazione, ma anche rinegoziato gli accordi con i medici di medicina generale, accordando 25 euro per ogni nuova prima dose. Se in futuro ci fossero restrizioni per i non vaccinati non mi straccerei le vesti, mentre non sono disponibile a restringere le libertà dei vaccinati. Non si tratta di avere un approccio punitivo ma ogni scelta comporta delle conseguenze, non crede?

– Mi sembra abbastanza ottimista?

Dopo quello di Cariati, abbiamo aperto due nuovi ospedali per il Covid: Trebisacce e Praia a Mare. Strutture sanitarie fondamentali per affrontare l’emergenza e per alleggerire la crescente pressione sulla rete ospedaliera. Ma le ripeto, in Calabria gli open vax school days sono stati un successo: la complessa macchina organizzativa che abbiamo messo in moto grazie alle Asp, alla Protezione civile, all’Ordine dei medici, ancora una volta ha funzionato alla perfezione dando riprova di grande senso di responsabilità e forte spirito di squadra. Stiamo già predisponendo la fase-2. Anche questa ci vedrà sperimentare meccanismi organizzativi del tutto innovativi. La nostra gente ha bisogno di riferimenti e risposte. E la Regione è chiamata a darle. Ieri, oggi e domani, sempre in prima linea per i calabresi.

– Questo significa anche nuovi posti di terapia intensiva?

È stato pubblicato da qualche giorno sul sito della Presidenza del Consiglio l’Avviso di manifestazione d’interesse per l’espletamento di una procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara per l’appalto della fornitura in opera di sistemi di strutture modulari, con annesse dotazioni impiantistiche e apparecchiature, utilizzabili ai fini dell’allestimento di ospedali mobili prefabbricati con posti in terapia intensiva utili per fronteggiare l’emergenza Covid. Questo Avviso, tra le altre realtà, interesserà anche Lamezia Terme e Vibo Valentia. In queste due città calabresi, dunque, presto saranno a disposizione della collettività due nuovi presidi sanitari straordinari operativi per poter affrontare un eventuale peggioramento della situazione epidemiologica.

– Una scelta legata alla prevenzione?

Vogliamo essere pronti ad ogni evenienza, proprio perché in Calabria la situazione della sanità è più complessa rispetto alle altre Regioni. Questo Avviso della Presidenza del Consiglio, risultato importante della collaborazione che abbiamo avuto con il generale Figliuolo, ci darà la possibilità di avere a disposizione nuove strutture emergenziali che in caso di necessità potrebbero subito assistere pazienti Covid. Una buona cosa soprattutto per una Regione con poche strutture sanitarie come la nostra.

– Presidente Lei rivendica in ogni occasione la difesa della sua regione, sempre e comunque.

La verità è che siamo abituati a vedere la Calabria fanalino di coda nelle classifiche nazionali: per quanto riguarda – ad esempio – il lavoro, la sanità, le infrastrutture. Noi siamo al governo regionale per invertire questa tendenza. Certamente i problemi di un territorio complesso come il nostro non si risolvono con la bacchetta magica dall’oggi al domani.

– È vero che siete pronti a varare anche un progetto di assistenza domiciliare e di telemedicina?

È un progetto di assistenza domiciliare e di telemedicina dedicato ai pazienti Covid, messo a punto dal dottor Agostino Miozzo, che è nostro consulente, e grazie anche alla collaborazione con il Policlinico universitario Gemelli di Roma. Quello che sta per partire è uno strumento che può consentirci di alleggerire la pressione sugli ospedali, creando appunto le condizioni per prevenire scenari peggiori. Uno strumento importante così come sarà decisiva l’apertura di altre aree mediche in tutto il nostro territorio.

– Seguite l’esempio di altre regioni, Presidente?

Molto più semplicemente crediamo che si debbano importare le buone pratiche messe a punto nel resto del Paese e siamo convinti che anche la nostra regione possa dimostrare di avere tutte le carte in regola per saper mettere in atto delle eccellenze. Utilizzeremo uno strumento che dal 2020 ha funzionato molto bene, durante la prima ondata di pandemia, attraverso una piattaforma che si è rivelata utile e pratica, e lo faremo con il personale medico calabrese e quello del Policlinico Gemelli di Roma. Un buon esempio di contaminazione tra diversi territori. 

– In cosa consiste realmente?

Il professor Luca Richeldi ha spiegato che al Gemelli di Roma loro usano questa pratica da più di un anno, con ottimi risultati, proprio perché estremamente semplice e funzionale. Quello che necessita agli assistiti è un saturimetro che consente di misurare e monitorare a distanza il grado di saturazione di ossigeno, un App per scaricare il software Enel x, e la connessione a internet. Il progetto comprende ovviamente il supporto di un medico a distanza e in generale di un certo tipo di supporto sanitario e burocratico. Lo stesso Agostino Miozzo ha verificato che anche in Calabria esistono delle eccellenze e delle esperienze di ottimo livello ed è giusto riuscirle a metterle a regime.

– Presidente è vero che è stato a Bruxelles dove ha gettato le basi di una collaborazione con la Commissione Europea?

Abbiamo avuto tre importanti riunioni con i massimi vertici dei Servizi della Commissione. Il primo incontro, con il capo Unità della Direzione Occupazione, Affari Sociali e Inclusione, Adelina Dos Reis, e con i servizi tecnici della Direzione medesima. Abbiamo affrontato temi salienti relativi all’attuazione del Fse e le prospettive per un nuovo sistema del welfare e delle politiche sociali in Calabria. Ho partecipato poi in una bilaterale con la commissaria per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira. Anche qui i temi all’ordine del giorno sono stati cruciali, prefigurando il modello di sviluppo pensato per la Calabria 2030. C’è in ballo la definizione della nuova programmazione 2021-2027 della Regione, e la definizione delle principali strategie d’attuazione. Sarà rilevante anche la questione relativa alla capacità amministrativa e alla nuova visione di governance messa in campo dalla nuova giunta regionale. 

– Avete avuto altri incontri?

A Bruxelles abbiamo anche incontrato il capo Unità della Direzione generale della Politica regionale e urbana, Willebrord Sluijters. È stata l’occasione per fare un check sulla programmazione 2014-2020, e per confrontarsi sui nuovi modelli per lo sviluppo delle aree interne e delle agende urbane della Regione. La definirei una missione, dunque, molto importante, a poche settimane dall’avvio della mia consiliatura e, soprattutto, all’alba di quella che sarà una stagione di programmazione determinante per il futuro della Calabria.

– Nelle settimane scorse è caduta la neve anche da voi, come siete messi con gli impianti sportivi?

Abbiamo riaperto finalmente gli impianti sciistici di Camigliatello Silano e di Lorica, chiusi agli appassionati dal lontano marzo del 2020. Un bel segnale di fiducia per un settore, quello degli sport invernali, che durante la pandemia ha sofferto più di altri la stagione dei lockdown. Un graduale ritorno alla normalità anche per questo comparto, strategico per il turismo nella nostra Regione. Il mio governo ha lavorato da subito per raggiungere questo risultato, e in queste settimane abbiamo agito con determinazione per avere dall’Ustif – l’ufficio speciale trasporti a impianti fissi del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili – le autorizzazioni necessarie alla ripartenza. Ringrazio per il prezioso lavoro gli assessori Orsomarso e Gallo, il management dell’Arsac, e le Ferrovie della Calabria. Il prossimo traguardo, che speriamo di poter annunciare a giorni, sarà il via libera agli impianti sciistici di Lorica. Non è poco per una regione come la nostra.

 

Pino Nano – Giornalista, già capo redattore centrale Rai

 

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