In tempi straordinari servono risposte straordinarie. Così Von der Leyen ha ottenuto il sostegno del Parlamento europeo per il ReArm Europe

A Strasburgo la maggioranza ha dichiarato il proprio appoggio al piano di deterrenza e rafforzamento della difesa comune europea

Dal podio dell’Europarlamento, la presidente von der Leyen ha rappresentato che è giunto il momento per l’Europa di pensare alla propria sicurezza perché la pace non può essere più data per scontata sul territorio continentale. ReArm Europe, dunque.

«Tutti noi vorremmo vivere in tempi più pacifici» ha dichiarato von der Leyen, aggiungendo però che «se scateniamo il nostro potere industriale, possiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di farci del male». Per la presidente della Commissione i tempi sono ormai maturi e necessari affinché l’Unione europea possa pensare alla propria sicurezza. Perché, ha aggiunto: «Questo è il momento dell’Europa. E l’Europa sarà all’altezza».

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Una nuova unione

Proseguendo nel suo discorso, la presidente von der Leyen ha tenuto a sottolineare come, mai come oggi, ha percepito una sintonia e un consenso in favore della difesa comune europea che fino a poche settimane addietro poteva sembrare impensabile. 

La guerra in Ucraina ha comportato una nuova consapevolezza nelle leadership degli Stati membri e questo, sempre secondo von der Leyen, consentirà di accelerare le risposte alle sfide che l’agone internazionale sta ponendo di fronte a Bruxelles.

«L’ordine di sicurezza europeo è stato scosso e molte delle nostre illusioni vanno in frantumi», ha rappresentato la presidente della Commissione. Infatti, se dopo la fine della Guerra fredda potevamo immaginare un mondo pacificato in Europa, con una Russia «integrata nell’architettura economica e di sicurezza dell’Europa» e gli Stati Uniti sempre pronti ad offrire a tempo indeterminato la loro protezione, oggi questo non è più possibile. Gli Stati membri, ha voluto ricordare la von der Leyen, hanno abbassato la guardia, riducendo vertiginosamente la spesa per la difesa.

Nel nuovo mondo non è più pensabile appaltare a terzi la propria sicurezza, ognuno è padrone del proprio destino. Per queste ragioni, von der Leyen ha ribadito la necessità di utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal piano ReArm Europe e così continuare a sostenere l’Ucraina nel proprio sforzo bellico nei confronti della Russia di Putin. Un vicino ostile di cui, secondo von der Leyen, «non ci si può fidare, può solo essere scoraggiato».

 

 

Tempi straordinari, risposte straordinarie 

Mentre la Federazione Russa prosegue nel proprio ampliamento di produzione bellica, l’Unione europea ha la necessità di promuovere iniziative veloci e di scala. Per questo, von der Leyen ha dichiarato di aver scelto come strumento di azione la procedura d’emergenza di cui all’articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Ue (Tfue). Ossia uno strumento che consente al Consiglio di concedere un’assistenza finanziaria dell’Unione a uno Stato membro che si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà a causa di circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo. Per von der Leyen «l’articolo 122 permette di raccogliere denaro, di prestarlo agli Stati membri perché lo investano nella difesa. Questo è l’unico modo possibile per l’assistenza finanziaria di emergenza ed è ciò di cui ora abbiamo bisogno».

Lorenzo Della Corte

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