A che punto siamo nel cammino evolutivo della comunicazione?
Ormai tutte le categorie sociali sono alle prese con i vari WhatsApp, Instagram, Facebook ecc…e siamo sempre più connessi gli uni agli altri. Quest’anno anche all’esame di maturità è stata proposta una traccia proprio sull’argomento, un articolo di Marco Belpoliti: “Elogio dell’attesa nell’era di WhatsApp”.
Le nuove applicazioni per comunicare diventano sempre più accessibili e intuitive a tutte le fasce di età. Infatti, salvo rare eccezioni, questi network sono popolari come non mai. Non solo l’individuo, ma anche l’economia, la politica e la scuola, sono diventate ‘social’. Dei circa 3,43 miliardi di utenti Internet, circa 2,28 miliardi di persone (ovvero circa un terzo della popolazione mondiale) usa abitualmente questo tipo di comunicazione. Una tendenza in continua crescita.
Facciamo un passo indietro.
Cosa penseresti se ti dicessi che il primo social-network della storia non sapeva di essere ‘social’? Si tratta di SixDegrees. Questo portale fu creato per mettere in contatto persone affini in base al ceto di appartenenza. Infatti al momento della sua creazione non esisteva ancora il concetto di network sociale. Il termine nasce qualche anno dopo, esattamente nel 2003 con la creazione di Friendster, sito di incontri statunitense che ambiva a far interagire online le persone. Il progenitore di quello che sarà il padre di tutti i network di comunicazione: Facebook.
La storia dei ‘social’ è lunga e i sistemi di interazione on-line sono migliorati sia tecnicamente sia in termini di velocità di scambio di messaggi o post. Si stima che circa un quarto degli utenti si rallegri dell’elaborazione dei dati personali, che si traduce in pubblicità personalizzata, con i benefici e i rischi associati.
Tutto dominato dal mantra: ‘se vuoi conquistare un maggior numero di follower devi avere una buona strategia di ‘social media marketing’. Però mentre alcuni ottengono la propria dose di felicità giornaliera su internet, c’è chi invece vive nella profonda umiliazione ogni qual volta si ‘logga’ (connette) ad uno di questi siti. É notizia di ieri che il giro economico della nota influencer Chiara Ferragni è di 75 milioni di dollari (Fonte: Forbes).
Comunicare oggi quindi è un problema o un’opportunità?
I dibattiti sono molto accesi non solo tra i giovani ma anche tra forze politiche, economisti e nuove categorie sociali. Da un lato ci sono sempre più vittime di cyber mobbing o stalking, dall’altro i guadagni sono aumentati. L’economia che circola, i politici che si accaparrano elettori proponendo strategie comunicative diverse. E infine gli scienziati che si scambiano papers e ricerche per questa o quella nuova tecnologia a vantaggio dell’uomo.
Probabilmente il prossimo step sarà integrare nei social-network l’AI (intelligenza artificiale) rendendo il mondo più vicino ma interamente connesso, annullando il piacere della condivisione che appartiene alla sfera individuale.
Il ‘vecchio’ Facebook sta per essere sorpassato dai nipoti più smart.
Elio Nello Meucci – Giornalista