Lettere Americane #8: “Non lamentarti, non spiegare”, ritratto della Regina Elisabetta fatto da un italo americano

Caro Direttore,

Il 2 giugno in America abbiamo celebrato il 70° anniversario di Sua Maestà Elisabetta II, Regina del Regno Unito e dei 14 regni del Commonwealth.

L’8 settembre purtroppo Sua Maestà la Regina Elisabetta II è morta.  La vera fine di un’epoca.

A questo punto la solita folla melodrammatica starà boccheggiando in sottofondo. L’americano celebra la monarchia britannica?? Beh, io sono una persona complessa e un figlio di due immigrati provenienti da Paesi diversi.

 Mia madre è nata in Canada, i suoi genitori erano immigrati da altri due Paesi.

Mia madre è stata naturalizzata cittadina americana solo molti anni dopo la mia nascita.

L’ho scoperto più tardi nella mia vita, e non entrerò nei dettagli perché è un capitolo del mio prossimo libro “figlio di immigrato”.   Ma la sua nascita in Canada mi ha dato lo spunto per l’argomento di questo articolo.  Vediamo di approfondire l’argomento di questo articolo e la persona che ci ha ispirato a scrivere oggi.

Sua Maestà la Regina Elisabetta II ne ha viste di tutti i colori nel corso della sua permanenza su questa terra.

Nata nel 1926 dal secondo principe in linea di successione al trono britannico, la (allora) Principessa Elisabetta non aveva modo di salire al trono.  Suo zio era il primogenito maschio e sarebbe diventato re dell’Impero Britannico. Questo era quanto.

 Tuttavia, il destino aveva un altro ruolo da giocare, e il padre di Elisabetta superò una seria sfida personale. Questa la dice lunga sulla determinazione dell’uomo, e della regina che la nostra principessa sarebbe diventata.

Come la Principessa Elisabetta, anche suo padre non era mai stato veramente preparato per essere un monarca e aveva difficoltà a parlare in pubblico. Ha superato questa difficoltà e divenne la voce d’acciaio del popolo britannico. Le sue trasmissioni radiofoniche furono fondamentali (insieme al Primo Ministro Churchill) per rafforzare la volontà del popolo britannico durante i raid aerei della seconda guerra mondiale contro Londra nei primi anni Quaranta. 

Voglio che immaginiate cosa sarebbe successo al resto del mondo nel 1940 se Londra si fosse arresa…. se l’impero fosse caduto…

 

Voglio che immaginiate cosa sarebbe successo al resto del mondo nel 1940 se Londra si fosse arresa…. se l’impero fosse caduto…

Tutti noi possiamo simpatizzare con questa discussione umanistica e imparare

da Re Giorgio e dalla Principessa Elisabetta. Se il Re riuscì a superare il suo problema con i discorsi, diventare il volto pubblico del popolo britannico in tempo di guerra (le bombe che cadono intorno a Londra, pressione costante, carenza di cibo, responsabile di un intero Paese), anche noi possiamo… superare le nostre sfide personali. visto il mondo confortevole di oggi.

 La nostra Regina era molto popolare a livello globale. Anche qui negli Stati Uniti. In onore dei 70 anni di collaborazione con il Regno Unito, alcune organizzazioni hanno celebrato il suo compleanno e il suo storico giubileo di 70 anni.

Mentre riflettiamo sui suoi contributi al mondo, dobbiamo riflettere sugli eventi di cui è stata testimone: Seconda guerra mondiale, guerra di Corea, la guerra del Vietnam, l’instabilità in Europa, la caduta dell’Unione Sovietica, l’ascesa e la morte di un Papa amato in tutto il mondo che è diventato santo, la crisi di Suez, i massicci cambiamenti nelle “dinamiche sociali interpersonali”, il passaggio dall’Impero al Commonwealth, 16 primi ministri del Regno Unito (da Churchill a Truss), 170 primi ministri dei regni (tutti i Paesi e i territori del Commonwealth), 14 presidenti americani e 7 papi. Ancora più importante, la morte di suo padre e di suo marito da oltre 73 anni.

 Grazie alla bellissima unione con il Principe Filippo, hanno vissuto la magnificenza di avere 4 figli, 8 nipoti e 12 pronipoti. Lei ha fatto tutto questo senza i drammi delle “star” di oggi.

Semplicemente afferma: “Non lamentatevi, non spiegate”. Sembra l’antitesi della vita di oggi, ma Sua Maestà ci sta dando una linea guida per una vita di successo e dignitosa…

Oltre a occuparsi dei normali problemi familiari (pubblicamente amplificati alla decima potenza in quanto regnante globale), è stata anche un faro di leadership per il mondo. Il suo famoso motto “Non lamentarti, non spiegare” è un ottimo esempio di pensiero della generazione del tempo di guerra. Dice molto in questa semplice frase.

 Snocciolando questo pensiero, ecco cosa ho capito:

1. Le cose sono andate peggio e possono diventare più difficili. Fai tesoro di ciò che hai, continua a migliorare ogni giorno.

2. Lamentarsi non porta da nessuna parte

3. Sono tua madre, non devo dare spiegazioni

4. Fai quello che ti viene detto e impara facendolo

5. Non perdete mai la vostra dignità pubblica, è una delle poche cose che

che la gente non può rubarti

6. Date l’esempio ovunque andiate, alcuni lo seguiranno, altri no…

7. Sempre avanti

8. Prendetevi cura delle persone e loro si prenderanno cura di voi.

Senza dubbio Sua Maestà (SM) ha vissuto molte vite in una sola, vediamo alcuni dei suoi momenti più toccanti e influenti:

-Secondo una registrazione, Sua Maestà ha compiuto un totale di 99 visite di Stato in tutto il mondo, tra cui: 4 in Italia, 6 in Francia, 7 negli Stati Uniti, 25 in Canada, 18 in Australia e 4 nella Città del Vaticano, di sicuro ha viaggiato molto.

-Nel 1972 la Regina Elisabetta è stata la prima monarca a visitare un Paese comunista, la Jugoslavia. È stata accolta dal presidente Tito e fece un tour di 700 miglia del Paese.

-La guerra delle Falkland del 1982, che mi ha fatto capire per la prima volta che la Gran Bretagna è una forza globale.

È stata anche la prima guerra trasmessa in televisione che ha attirato la mia attenzione. Mentre gli storici e gli strateghi hanno discusso sulla “praticabilità” di quella campagna, il suo scopo era un altro: il Regno Unito e i regni del Commonwealth rimarranno insieme. Mi chiedo se sapremo mai delle conversazioni private tra Sua Maestà (anche Comandante e Capo delle Forze Armate) e la “Lady di Ferro” Margaret Thatcher riguardo alle Falkland?

Immaginatele mentre prendono un the a Buckingham Palace, che discutono delle loro conclusioni (strategiche e nazionali) decidendo… di andare…

-SM è stato il primo monarca britannico a discutere a una sessione congiunta del Congresso degli Stati Uniti. lo ha fatto dopo la vittoria della coalizione del Golfo Persico del 1991, a seguito dell’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein.

-Nell’ottobre 1994 SM è stato il primo monarca regnante a visitare la Russia. Poiché lo zar di Russia era un lontano cugino di lei e del marito, il principe Filippo, questa visita a un governo successivo era stata politicamente delicata. “Molti dei suoi gioielli più indossati e di grande effetto possono avere origini dalla Russia imperiale. Furono acquistati dalla nonna della Regina, la Regina Mary, da discendenti di aristocratici russi rifugiati dopo la rivoluzione”. (James Crawford-Smith, 2022). 

La Regina optò per un diadema diverso, prodotto in un altro Paese e evitando con stile ogni polemiche.

-Fine dei 100 anni di Hong Kong Lease, nel 1997 SM ha inviato il Principe Carlo alla cerimonia. Ricordo di averlo visto la durante lo scambio. Questo ha segnato un cambiamento strategico nella presenza del Regno Unito nell’area del Pacifico.

-Il 2011 ha segnato la prima visita di Stato del monarca britannico alla Repubblica d’Irlanda. È un evento importante perché ha segnato la prima opportunità di pace tra i due Paesi.

-Arginare la marea del “repubblicanesimo” in ascesa in tutto il Commonwealth.

Diversi paesi hanno ottenuto la libertà dal Commonwealth. Stanno meglio?

-A conferma della necessità di una monarchia costituzionale, io che sono americano ho una storia da raccontare sulla stabilità che questa porta con sé ma ne parlerò nel mio prossimo libro “Immigrants Son”.

 – “La sua forza e la sua permanenza,” Il Principe Phillip Mountbatten era un uomo del suo tempo. Un uomo alto e affascinante, che ha superato una tragedia familiare e ha costruito una grande carriera militare durante la Seconda Guerra Mondiale.  Un affascinante ufficiale di marina che ha corteggiato e conquistato il cuore di una giovane principessa e futura regina.  Rifletto e ti chiedo, mio buon amico Mario, di immaginare il dolore di perdere la tua compagna dopo 73 anni di matrimonio. La forza di questa donna è stata quella di stare seduta in TV durante una cerimonia trasmessa in tutto il mondo. Molti di noi non ce l’avrebbero fatta neanche a partecipare a una cerimonia privata.  Eppure, non una lacrima da SM, è rimasta seduta solida come una roccia. Ancora oggi è un esempio da seguire per il mondo.  

-Un esempio più recente dell’importanza e della leadership di Sua Maestà? È tornata a Buckingham Palace due giorni prima delle dimissioni del premier Boris Johnson.  Immaginate quella conversazione…

-Sempre alla fine, con la sua salute in pericolo, lei ha fatto da transizione al premier Truss.

Lei, Maestà, ci mancherà moltissimo. Il suo esempio, la sua grazia, il suo amore per tutti.  Oggi abbiamo perso non solo un leader mondiale, ma anche una nonna per il mondo. Lei regnerà per sempre nei nostri cuori e nei nostri pensieri.

 “Non lamentarti, non spiegare” Potremmo tutti imparare da questa frase toccante…

Lunga vita alla Regina, lunga vita al Re.

 

Robert R. Ruffolo – Ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti in pensione, discendente del Commonwealth e in pensione come diplomatico dall’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia

Lettera Tradotta da: Fulvia R. Ruffolo, Candidata Veterinaria, Università degli Studi a Federico II

Previous slide
Next slide
Previous slide
Next slide
Previous slide
Next slide