
Leo Gullotta e la sua idea dell’Italia. Un consiglio ai giovani: domandatevi sempre perché
Intervista a tutto campo all’attore sull’Italia, sui nostri tempi, sui giovani, sul futuro, su ciò che siamo diventati
Intervista a tutto campo all’attore sull’Italia, sui nostri tempi, sui giovani, sul futuro, su ciò che siamo diventati
L’Italia continua ad avere un brutto primato: è il Paese dove si evadono di più le tasse. Non abbiamo ancora assimilato il significato del termine Stato, il suo importante significato nelle vite di una società civile come la nostra. E la nostra politica, da oltre trent’anni, ha cavalcato questo comune sentire per arricchirsi e arricchire solo gruppi di potere. Questo è quanto emerge dal racconto di “filosofia economico finanziaria” che ha voluto darci il professor Stefano Gorini.
Non svegliate Baba Roga è il titolo del libro di Isabel Russinova, attrice e drammaturga, promotrice della cultura slava nel mondo, testimonial ufficiale di Amnesty International e, da sempre, impegnata nella ricerca di figure femminili che nella Storia hanno combattuto per i loro diritti in maniera determinante. Baba Roga è la creatura mitologica slava, il demone che, secondo le leggende, libera l’odio e diffonde i sentimenti negativi tra le genti e che, in ogni epoca è sempre pronto a svegliarsi e a toglierci il bene più prezioso che abbiamo: la libertà. Il libro di questa artista, attraverso gli occhi, il cuore, e la mente delle due donne protagoniste, ci ricorda che non dobbiamo mai dare per scontato ciò che abbiamo, che in tante altre parti del mondo, ancora oggi, ci sono ancora molte persone che sono sotto il tallone della tirannia, della violenza e dell’oppressione e che la nostra condizione fortunata, se non è tutelata, può cambiare, in peggio. Il racconto contenuto in questo libro è molto crudo, intenso, difficile da accettare per l’essere umano e, ancora di più, duro da sopportare per la donna: signora Russinova, cosa l’ha spinta a scrivere un libro così drammatico? È un libro che ci deve far riflettere perché, purtroppo, in questo periodo, noi siamo troppo superficiali. In quest’epoca così fugace, “liquida”, dove tutto è consumato, uno sente parlare di argomenti importanti, pericolosi come, ad esempio, la guerra: abbiamo al momento 59 teatri di guerra aperti che, sommati a tutti i luoghi “critici” del mondo diventano circa 139 luoghi, sul pianeta Terra dove, costantemente, l’uomo è in pericolo di vita. Noi, però, presi dal nostro quotidiano, dai nostri problemi e dalle nostre ansie, non ci fermiamo a riflettere su questo, non ci fermiamo a pensare che tutto quello che abbiamo di grande, cioè la
Cenni storici sul fenomeno dei cangaçeiros, sulla zona arida del sertao e una intervista ad Alessandro Lanzuisi, editore del gioco che si ispira a queste figure di banditi-briganti brasiliani
Il governo si è mosso intanto facendo una modifica lessicale, ora vediamo che succede. Chiediamo un vero atto di semplificazione e di de-burocratizzazione del nostro sistema marittimo, aiutando questa parte dell’industria italiana a competere con quella europea e internazionale. Riformare il codice della navigazione che risale al 1942! E il sistema sanitario vigente per la navigazione è del 1895! Inquinamento? Non esiste un sistema di trasporto meno inquinante di quello con le navi nonostante ancora oggi si pensi il contrario. Mediterraneo, l’Italia deve avere un ruolo determinante
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