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La vera scienza della contemporaneità? È l’intelligence. Parla Mario Caligiuri
Intervista al professor Mario Caligiuri sul ruolo sempre più centrale dei servizi informativi in occasione del premio Cossiga per l’Intelligence 2025
Intervista al professor Mario Caligiuri sul ruolo sempre più centrale dei servizi informativi in occasione del premio Cossiga per l’Intelligence 2025
Parterre delle grandi occasioni a Palazzo Brancaccio, Roma, per il lancio ufficiale del nuovo libro di Gennaro Sangiuliano: “Trump. La rivincita”
Il calendario 2025 è più di un semplice oggetto da appendere al muro: è un viaggio attraverso immagini straordinarie e messaggi significativi che incarnano i valori del giornalismo, come l’innovazione, l’integrità e la resilienza.
Fino al 3 dicembre la grande mostra al Maxxi di Roma: filmati, immagini, apparecchi d’epoca, costumi, opere d’arte e strumenti multimediali. Rossi: “Non è solo un omaggio al passato, racconteremo anche il Paese del futuro”
Sull’inviata di guerra del Tg1 pende un mandato di arresto deciso dalle autorità russe. Oggi la giornalista è obbligata a vivere sotto scorta: un prezzo troppo alto da pagare sull’altare della professione
Il racconto di un missionario italiano che ha deciso di restare in una terra insanguinata dalla guerra. E ci racconta qual è la situazione attuale
“Il più delle volte viviamo senza conoscere in realtà tutte quelle nozioni che possono farci vivere meglio. La musica sicuramente è qualcosa che alimenta l’anima, ma dobbiamo sapere che possiamo vivere senza ammalarci: È la testa a comandare tutto. Non avere autostima, essere negativi, avere scontri verbali, tutto questo non deve accadere… dobbiamo essere ricchi di virtù, aiutare gli altri, sorridere, avere passioni. Questo libro l’ho scritto proprio con lo scopo di condividere con altri questo importante progetto sulla salute a cui lavoro ormai da tanti anni”. Giulio Rapetti, in arte Mogol, è in giro per l’Italia per presentare il suo ultimo libro. In Calabria, la città di Cosenza gli ha riservato una standing ovation che solo ai grandi poeti come lui era possibile dedicare. Una sorta di tributo all’uomo che ha segnato, e attraversato da protagonista, quasi un secolo di musica italiana. L’occasione è il lancio del suo ultimo libro, il titolo è‘ “La Rinascita”, e dentro questo libro- spiega Mogol – c’è soprattutto il mio sentire, la mia vita, e ci sono le mie certezze. Salute e conoscenza sono connesse tra di loro. Il libro che ho scritto con il contributo scientifico di Giovanni Scapagnini, Emanuele De Nobili, Carlo Massullo, Antonio Mistretta, Maria Pontillo, Fabiana Superti e la collaborazione editoriale di Giuseppe Cesaro- racconta- nasce con l’intento di suggerire soluzioni per individuare ciò che fa bene e ciò che fa male; ciò che attraverso la Conoscenza indica la strada per non ammalarsi. È, insomma, un trattato di prevenzione primaria. Soprattutto, un progetto che ho particolarmente a cuore”. Mogol lo spiega benissimo nella sua prefazione: “Oggi che sono vicino ai 90 anni, godo di ottima salute, per questo ho deciso di scrivere questo libro, che, devo ovviamente all’aiuto dei grandi medici che ho avuto la fortuna di conoscere, diventando
70 anni ben portati. Per “mamma RAI” oggi è il momento dei bilanci, e per la TV di Stato i bilanci sono positivi ed esaltanti
“Martiri di carta. I giornalisti caduti nella grande guerra”, (448 pagine) di Pierluigi Roesler Franz ed Enrico Serventi Longhi, immaginato esattamente 12 anni fa e realizzato poi per conto della Fondazione sul giornalismo “Paolo Murialdi”, racconta la storia di 264 giornalisti italiani morti nel corso della Prima Guerra mondiale. Ora finalmente, per iniziativa della Fondazione, questo saggio potrebbe finire sui banchi di migliaia di studenti italiani che potranno così conoscere, regione per regione, scrittori artisti e intellettuali famosi della propria terra di origine, morti nel corso della Grande Guerra del 1915-1918 e di cui per lunghi anni non si è mai saputo nulla. Il progetto è già pronto, ora va solo avviato. In effetti, “Martiri di carta” – spiega il giornalista-autore Pierluigi Roesler Franz- “racconta la storia – finora mai scritta – di 264 intellettuali di tutte le Regioni italiane, fra i quali Battisti, Stuparich, Serra, Gallardi, Boccioni, Niccolai e Umerini, morti nel conflitto mondiale 1914-1918. La maggior parte dei caduti erano giovani ventenni che, provenienti da tutte le parti d’Italia, avevano cominciato a scrivere su grandi e piccoli giornali e riviste. Alcuni di loro erano stati chiamati alle armi, mentre altri erano andati volontari al fronte”. Pierluigi Franz, come nasce questo complesso lavoro di ricerca? Quando, nel maggio 2011- ricorda Pierluigi Franz- fui informato dal collega Massimo Signoretti, scomparso qualche anno fa a Roma, del fortuito ritrovamento nella cantina di un palazzo Inpgi della capitale di una grande lapide con i nomi di 83 giornalisti Caduti nella Grande Guerra non avrei mai immaginato quanto fosse stata importante questa scoperta per la nostra categoria, al fine di tramandare ai giovani le gesta eroiche dei tanti intellettuali che persero la vita eroicamente combattendo nel 1° conflitto mondiale 1915-1918. Ora però a distanza di 12 anni e dopo la pubblicazione nel 2018
BeeMagazine è un progetto culturale ed editoriale fondato da The Skill Group nel 2021 e animato da un gruppo di giovani, con l’inserimento di alcuni professionisti di lungo corso Continua a leggere
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