L’ascesa del potere tecnocratico nell’era della smaterializzazione digitale

La peculiarità di questo nuovo potere risiede proprio nella sua capacità di operare attraverso quella che Byung-Chul Han chiama “psicopolitica”, ovvero un controllo che non si esercita più sui corpi ma sulle menti, attraverso la seduzione dell’interfaccia digitale e la manipolazione del desiderio.