Il centrodestra dall’A alla Zeta: dal fantasy meloniano di Atreju all’amica-nemica Ursula passando dal Chiodo salviniano

Un dizionario per orientarsi nelle tormente di governo, tra suggestioni tolkeniane, fantasmi berlusconiani, la madrepatria in fila ai taxi, l'eterno incubo di un rimpasto e la contro-egemonia culturale di Telemeloni

Meloni Salvini Tajani

A come Atreju

La festa goliardica dei giovani FdI. Prende il nome dal protagonista de La storia infinita di Michael Ende, principale riferimento fantasy-valoriale del mondo meloniano dopo Il Signore degli Anelli. Atreju lotta contro il Nulla filosofico e morale che avanza. In soccorso agli epigoni è arrivato l’agguerrito neo-ministro della cultura e neo-dottore in filosofia Alessandro Giuli.

B come Berlusconi

Silvio, il Cavaliere, il fondatore, l’archetipo. Eternizzato all’aeroporto di Milano ex Malpensa. Intanto Marina incontra Mario Draghi con Gianni Letta e fa ingelosire Antonio Tajani mentre Piersilvio resiste (per ora) alla tentazione della politica.

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

C come Chiodo

Il Malaussène di questo versante alpino, il reprobo nazionale, l’oggetto malefico che piantato nella centralina elettrica della stazione Termini ha devastato il traffico ferroviario italiano. Per fortuna il ministro competente, Matteo Salvini, ne ha ottenuto nome, indirizzo e codice fiscale garantendo che non la passerà liscia.

D come Destracentro

È la critica da sinistra al governo a trazione FdI. Cercansi disperatamente postdiccì, astenersi perditempo e Matteo Renzi.

E come Europa

Un tempo matrigna e sovrana dell’austerity, poi munifica elargitrice di fondi del Pnrr, adesso per il centrodestra è l’ircorcervo a due teste (comunque vada, con questa Commissione si ballerà). “Battere i pugni in Europa” versus “Ce lo chiede l’Europa”.

F come Forza Italia

Prematuramente data per sgretolata alla morte del Fondatore, ha sfiorato il 10% alle ultime elezioni Europee, superando Lega e M5S e diventando l’ultima nemesi dei sondaggisti.

Giorgia Meloni

La premier Giorgia Meloni

G come (sono) Giorgia

Donna, madre, cristiana, il presidente (al maschile). Fare la storia è molto faticoso, e ogni tanto minaccia di mollare tutto, ma sa che alla sua leadership non ci sono alternative. Lo sanno anche gli alleati, per questo litigano durante la ricreazione.

I come Insetti

I grilli da cui si ricavano farine che infesterebbero le tavole degli italiani se il ministero della Sovranità Alimentare non vigilasse. Difficile però bloccarne le importazioni in ambito Ue, quindi mangeremo grilli stranieri.

L come Lollobrigida (detto Lollo)

Vedi alla voce precedente, ma aggiungi il saluto sul Tg1 alla pasta italiana che va nello spazio (con gli astronauti, da sola non ancora).

M come Madrepatria

Prima gli italiani, purché non cerchino un taxi, non siano pendolari, non abbiano bisogno di una Tac prima del 2032, non siano ostili al Ponte sullo Stretto, non abbiano fruito del Superbonus, non pretendano la spiaggia libera….

Francesco Lollobrigida

Francesco Lollobrigida

N come No

Meloni teorizza la capacità di dirlo, la qualità di “difendere i propri interessi”. Ha votato no ad autorizzare l’uso di armi inviate a Kiev in territorio russo. Ha detto no al bis di Ursula Von der Leyen. Nei sondaggi paga, nelle scelte politiche si vedrà.

O come Open Arms

Il processo della vita per Salvini. Infatti, l’unica forma di protesta per cui il Pacchetto Sicurezza non prevede il carcere è il sit-in dei parlamentari leghisti fuori dal tribunale di Palermo.

P come Ponte sullo Stretto

Memo, voce da inserire nell’alfabeto del 2043.

Il Quirinale

Il Quirinale

Q come Quirinale

È l’obiettivo finale, la magnifica preda, la missione che deve diventare possibile. Per tutti, nessuno escluso, ma per il centrodestra che non ha mai espugnato l’Ottavo Colle se non ora quando.

R come rimpasto

L’incubo di Giorgia Meloni, che vuole battere il record di longevità del secondo governo Berlusconi. Raffaele Fitto non conta se distaccato perché “ce lo chiede l’Europa”. Daniela Santanchè rischia, ma a darle una mano a resistere è arrivato Salvini difensore dei patri confini.

S come Supermario

Draghi sembrava uscito dalla scena politica italiana. Non destinato a fare il nonno (non ci crede nessuno) ma verso un incarico europeo. Invece ha incontrato prima Marina Berlusconi e poi la premier. S come suspence.

T come Tasse

(Impossibile, il livello di litigiosità è talmente alto che se proviamo a scriverne la voce si auto-distrugge).

T come Telemeloni

È la nuova Telekabul, lato opposto of course. I risultati in termini di share non sono esaltanti ma vuoi mettere il brivido di coniare una contro-egemonia culturale del centrodestra (qualsiasi cosa voglia dire)?

 

v

Ursula von der Leyen

U come Ursula

Von der Leyen, amica, nemica, chissà. Il tempo dirà se aveva ragione l’Economist che l’ha messa in copertina con Meloni e Marine Le Pen: “The three women who will shape Europe”.

V come Vannacci

Il “generalissimo” esportato a Bruxelles, croce e delizia di Salvini, croce e basta dei leghisti del Nord. Le sue 500mila preferenze hanno salvato il partito e la ghirba del leader: il Capitano ha chiamato in soccorso il Generale per difendersi dai Colonnelli.

Roberto Vannacci

Roberto Vannacci all’Associazione Stampa estera

X come X Mas

Argomento preferito del generale di cui sopra. A carattere storico o puramente elettorale: mettete una X sulla scheda nell’urna.

Z come Zebre

Ovvero gli juventini. Poco diffusi nei top jobs del centrodestra. Meloni è romanista, La Russa interista, Salvini milanista, Berlusconi si sa. Almeno Fitto è nel consiglio direttivo del club bianconero in Parlamento.

 

Federica FantozziGiornalista

 

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