Mi ha scritto, una puntuale lettrice, del mio corsivo sul
possibile… del 2030, di una contaminazione strutturale del nostro
bene più prezioso, cioè del nostro, pensiero, dei nostri ricordi, di tutto
quello che ci fa dire cartesianamente, sum, perché cogito. “Non sapevo
che fossero così inarrestabilmente avanti. Il suo nome è Omen,
anche in questo caso …?! I puntini, l’interrogativo/esclamativo,
sono di mia aggiunta, nel precedere una mia risposta: si! È sempre
uomo, quello che è continuamente evoluzione/involuzione, quello
che ha trasformato esofago ed intestino retto, per mangiare carne abbrustolita o cotta, quello che ha scoperto, infiniti mondi, quello
che ha reso possibile le scritture vediche, la bibbia l’odissea, fino
alle prove di un “altro mondo”, a cui ci stiamo orientando, in una
strada petrosa, di cui non si scorge fine, perché forse non c’è e non
ci può essere. La creazione è avvenuta (ma non come nei nostri racconti) l’apocalisse avverrà, (ma non come noi l’abbiamo paventata) a noi, non
resta che lavorare sul creato, come alchimisti, come fantascienziati,
come esploratori, nel metodo e contro il metodo, accompagnandoci
ad una vasta letteratura del sapere di non sapere, per andare
avanti, anche dove non c’è luce, perché siamo noi a doverla portare, con
l’intelletto, il consiglio, la fortezza e la temperanza. Ho consigliato alla
mia puntuale lettrice, già ricca di tanta biblioteca, i due angli di
nome Bacone, Ruggero e Francesco, l’Opus majus, il Novum organum,
per non essere vittima dell’impotenza (di accidia, avarizia, … ) o della
hybris (di ribelle tracotanza). E poi quod libet, a volontà, ricordando
Pierre Teilhard de Chardin, quando scrive:” credo che l’universo sia in evoluzione: Credo che l’evoluzione vada verso lo spirito. Credo che lo spirito si compia in qualcosa di personale. Credo che il personale supremo
sia l’universale“. Per Teilhard è Cristo l’universale, ma ognuno ci metta
un analogo e il prodotto non cambia. Ho scritto a F. M. che tutto è
nelle mani di Dio (da non nominare invano, ma litotis) e noi siamo i suoi artefici nel creato, (la creazione appartiene a lui). Noi, possiamo scoprire!
Francesco Gallo Mazzeo – Docente Emerito ABA Roma. Docente di Linguistica applicata ai linguaggi creativi dell’Arte del Design dell’Architettura in Pantheon Institute Design & Tecnology. Roma