Helon Musk acquista Twitter, per ampliare, ancora di più, ma
fino a dove, le sue caratteristiche di agorà, dove si possa dire tutto
e tutti possano manifestarsi, a patto di dichiarare le proprie identità
senza nascondersi dietro la maschera di nomi fantasiosi o di comando.
Il problema non sono le critiche aspre o le litigiosità, ma le false
notizie, quelle che possono generare odio e conflitto e questo non è
proprio possibile evitarlo, ma lo si può affrontare, implicando una
serie di regole (solo alcune definite e la maggior parte tutte da definire,
anche perché di non facile individuazione). Si parte dall’assunto
che tutti hanno il diritto di esprimersi, di intervenire; un assunto
affascinante, mitico, ma di difficile definizione concettuale, in una
complessità sociale dove tutto è comunicazione e per la velocità con
cui essa si manifesta, il suo controllo è difficile o pressoché nullo, nel
rapido susseguirsi dell’uno o dell’altro, tanto che a volte si confonde l’uno
con l’altro dando vita a polemiche astiose, spesso infondate, che sono
subito sostituita da altre … Quello che rimane è un cumulo sempre
piramidale di astiosità emotiva, di odiosità o fidelizzazioni
a controculture e a sette “demoniache” terrapiattiste, complottiste;
e questo è un problema dei problemi, affrontabile ma non risolvibile,
in quanto si propone come arvidità orizzontale che non si riesce mai
a raggiungere, perché instabile come la depressione o la schizofrenia, che si
spostano, si camuffano e non si lasciano mai cogliere. E questa si chiama
complessità, di cui i media tradizionali e nuovi, sono il problema e non
la soluzione, nel loro concorso a fare sparire ironia e metafora, spingendo
il carrozzone della propaganda, senza regole, che rischia di fare non già,
eden e pace, ma homo hominis lupus. Il problema, come mirabilmente
affrontato da Jurgen Habermas nel suo saggio: teoria dell’immaginazione comunicativa,razionalizzazione sociale e razionalità nell’azione, è il linguaggio da cui,
dipende gran parte del costituirsi della ragione di una società, come somma
e sintesi di culture e valori che sono propellenti e motori, ma anche
peso e zavorra, inestricabilmente collegate. Comunque. Hic rhodus, hic salta.
Francesco Gallo Mazzeo – Professore di Storia dell’Arte nelle Accademie di Belle Arti, critico e saggista