
Ucraina, lettera aperta di matematici russi a Putin contro la guerra
Saltato il Congresso internazionale dei matematici, che si doveva tenere questa estate in Russia
Saltato il Congresso internazionale dei matematici, che si doveva tenere questa estate in Russia
L’ex ministro degli Esteri spiega anche i meccanismi delle misure sanzionatorie e anche i presupposti giuridici che le giustificano
Un termine primeggia in queste ore accanto alla parola guerra: sanzioni economiche. Su questo specifico punto Angelino Alfano, ex ministro degli Esteri, fa questa riflessione nel suo profilo Linkedin, rilanciata da BeeMagazine. “Vorrei inquadrarne alcuni aspetti giuridici che ho potuto conoscere prima da ministro degli Esteri in sede di redazione di tali misure, e poi, da avvocato, sul loro versante applicativo. Sono tematiche -afferma Alfano – che impattano su un numero cospicuo di aziende italiane che legittimamente investono da tanti anni nei paesi sanzionati (si pensi non solo al mercato russo, ma, ad esempio, anche a quello iraniano). Le sanzioni sono uno strumento utilizzato con frequenza crescente dalle democrazie liberali in funzione deterrente nei confronti di chi, invece, minaccia di agire con soldati e carrarmati. Stati Uniti e Unione Europea hanno annunciato, con riferimento al Donbass, un primo round di sanzioni cui potrebbero seguirne altri in caso di escalation (principio di proporzionalità). L’Executive Order firmato da Biden estende alle Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk le restrizioni già in essere contro la Crimea, vietando alle US persons investimenti, importazioni ed esportazioni di beni, servizi e tecnologie da e verso questi territori, e impedendo loro di finanziare o facilitare tali operazioni anche se eseguite da foreign persons. Inoltre il Segretario del Tesoro potrà bloccare gli asset di qualunque soggetto, anche non statunitense, che operi o rivesta posizioni apicali in quei territori o fornisca supporto finanziario a entità sanzionate. Inoltre L’OFAC (Ufficio di Controllo dei Beni Stranieri) ha previsto misure di blocco nei confronti di due banche russe e delle loro controllate, nonché di alcune persone ritenute vicine al Presidente russo, e ha inoltre ulteriormente ristretto operazioni su titoli di debito sovrano della Federazione Russa. E il nostro Paese? Le nostre imprese? L’Italia applica i regimi sanzionatori stabiliti dall’UE, le cui decisioni rientrano
Beemagazine oggi pubblica: la lettera del papa emerito Benedetto XVI nel testo integrale a proposito del rapporto sugli abusi nell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga. A seguire un articolo di Giovanna Chirri sui commenti in Vaticano. E una dichiarazione del Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia. Città del Vaticano, 6 febbraio 2022. Care sorelle e cari fratelli! A seguito della presentazione del rapporto sugli abusi nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga il 20 gennaio 2022, mi preme rivolgere a tutti voi una parola personale. Infatti, anche se ho potuto essere arcivescovo di Monaco e Frisinga per poco meno di cinque anni, nell’intimo continua comunque a persistere la profonda appartenenza all’arcidiocesi di Monaco come mia patria. Vorrei innanzitutto esprimere una parola di cordiale ringraziamento. In questi giorni di esame di coscienza e di riflessione ho potuto sperimentare così tanto incoraggiamento, così tanta amicizia e così tanti segni di fiducia quanto non avrei immaginato. Vorrei ringraziare in particolare il piccolo gruppo di amici che, con abnegazione, per me ha redatto la mia memoria di 82 pagine per lo studio legale di Monaco, che da solo non avrei potuto scrivere. Alle risposte alle domande postemi dallo studio legale, si aggiungeva la lettura e l’analisi di quasi 8.000 pagine di atti in formato digitale. Questi collaboratori mi hanno poi anche aiutato a studiare e ad analizzare la perizia di quasi 2.000 pagine. Il risultato sarà pubblicato successivamente alla mia lettera. Nel lavoro gigantesco di quei giorni – l’elaborazione della presa di posizione – è avvenuta una svista riguardo alla mia partecipazione alla riunione dell’Ordinariato del 15 gennaio 1980. Questo errore, che purtroppo si è verificato, non è stato intenzionalmente voluto e spero sia scusabile. Ho già disposto che da parte dell’arcivescovo Gänswein lo si comunicasse nella dichiarazione alla stampa del 24 gennaio 2022. Esso nulla toglie
Beemagazine sospende le pubblicazioni nella settimana natalizia. Le riprenderà dal 3 gennaio 2022. Ai lettori buon Natale e buon anno!
BeeMagazine è un progetto culturale ed editoriale fondato da The Skill Group nel 2021 e animato da un gruppo di giovani, con l’inserimento di alcuni professionisti di lungo corso Continua a leggere
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