Economia

Petrolio ed energia? Sono democratici. Intervista al presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli

Qualche giorno fa, ha detto che “…il petrolio è democratico…” perché costa poco, è un’enorme ricchezza e, soprattutto, permette a tutti, oggi, di avere a disposizione una grande quantità di energia e di fare molte cose.  In passato, neanche i Faraoni dell’antico Egitto o gli aristocratici disponevano di una tale quantità di energia, figuriamoci il resto della popolazione. Anzi, consente a tutti di non patire il freddo, di muoversi liberamente e di non concludere la propria giornata al calar del sole. Ma il prof. Davide Tabarelli, fondatore e presidente di Nomisma Energia, ha anche ricordato che queste cose, ancora oggi, non sono a portata di mano per tutte le popolazioni che abitano il pianeta e che, quindi, dobbiamo pensare a chi ancora non ne dispone per non lasciare indietro nessuno. Beemagazine.it gli ha chiesto di darci una visione d’insieme su quanto attende noi e l’Europa nel prossimo futuro. In questi ultimi giorni i giornali ci dicono che avremo, di nuovo, bollette più care per i consumi energetici: ma non avevamo superato questo problema? Intanto, quando diciamo più o meno dobbiamo sempre dire anche rispetto a cosa e, le bollette di adesso sono molto più basse rispetto a quelle della scorsa primavera, come anche rispetto a quelle di un anno fa. C’è stato un crollo degli importi delle bollette sia all’inizio di quest’anno sia in primavera, ora è fisiologico che ci sia un leggero rialzo anche perché andiamo verso l’inverno, periodo di massima ripresa dei consumi, in particolare di quello del gas da riscaldamento, e perché la guerra è ancora in corso e noi, che dipendevamo al 40% dal gas russo, potremmo ancora avere qualche squilibrio. Ma, dall’inizio di questa guerra, non ci siamo organizzati in qualche modo per differenziare le nostre fonti di approvvigionamento energetico? Un po’ sì, nel senso

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Economia

Presidente Nomisma energia Davide Tabarelli: il gas resterà centrale. L’Ue vuole davvero la transizione energetica ma dovrà sempre servirsi di questa fonte d’energia

La crisi energetica in questo momento si va sgonfiando. La scelta politica del governo è stata quella di restituire tutto al consumatore finale, anche l’ultimo ribasso della corsa del prezzo internazionale all’ingrosso sia dell’elettricità sia del gas, nonostante ci sia un problema di oneri di sistema

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