Canto del Gallo (5) “Dicembre 2030, Cervello artificiale ‘Niuro’”. Fantascenario prossimo venturo nel campo della I.A.

Non siamo ancora nel 2030, mancano otto anni, eppure ci sono

annunci che fanno pensare che sarà un anno di svolta superiore,

dopo tutte quelle che avvengono a ripetizione sotto i nostri occhi,

tanto che ogni cronologia tradizionale, si trova ad essere solo

elemento di orologio e di calendario, mentre a livello concettuale,

a livello di senso comune, vige il travolgimento, la mutazione.

 

Il bollettino tecnologico e quotidiano, molecolare, ineludibile e

a volte scardinate e dopo tanto “andare”(continuo discontinuo) ma andare, ha un colpo scattante di quelli che segnano un prima e un dopo.

E anche se oramai siamo abituati a sentir dire… che nulla sarà più come prima, tanto che non ci facciamo

più caso, bisogna dire, 2030 è veramente cataclismatico, nel campo della

intelligenza, prima prerogativa solo umana, ora anche dell’artificio.

Tanto che si parla di cip  (Continuous improvement programme) biologici, una cosa sconvolgente, che

potrebbe riportare, ipoteticamente, ma non solo ipoteticamente in vita

il cervello di Einstein, Fermi, Galileo; cip biologici con basi di silicio, e pezzi del nostro cervello umano, frammenti

microscopici (quanto basta) che possano riprodursi, adattarsi, modificarsi

è mettersi in corsa per arrivare alla cifra di dieci milioni di miliardi

di connessioni neuronali. Da questi cip contaminanti, potrà uscire

Niuro che farà sbizzarrire biologi, tecnologi, designer, per forme

nuove dagli esiti ancora in progress del Cortical labs, di Melbourne che sta lavorando alle analogie tra cervelli umani e cervelli artificiali, entrambi consumatori di energie, che per quelli umani è pari a venti watt per unità

di prodotto, mentre per Niuro sarebbe pari a trentaquattro centrali a carbone.

Ma ipoteticamente risolto il problema dell’energia

(a questo dovrebbero servire gli otto anni) ci sarà la

sfida fra lui (Niuro) e il metaverso in cui si possono immaginare

le chimere e gli unicorni, come l’aiuto all’esplorazione di pianeti

del sistema solare, ma anche viaggi extra sistema, con avatar,

comandati da remoto, saremo noi (nel senso di io, tu, voi, essi)

con l’aiuto di Niuro due, tre, venti, duecento, in postazione a comandare

con movimento impercettibile delle pupille degli occhi, perché il resto farà tutto da sé. Otto Anni ?

 

Francesco Gallo Mazzeo – Docente Emerito ABA Roma, Docente di Linguistica applicata ai linguaggi Creativi dell’Arte e del Design dell’Architettura in Pantheon Institute Design & Technology. Roma

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